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Un bracconiere è stato sorpreso alle 6.50 di ieri mattina in un frutteto della campagna cesenate, mentre ispezionava una rete da uccellagione lunga circa 15 metri e alta fino a 3 metri.

La successiva perquisizione domiciliare ha portato alla luce svariate trappole per avifauna, reti da uccellagione e decine di esemplari vivi di specie di avifauna protette o particolarmente protette, fra cui esemplari di fringuello, lucherino, tordo, tutti di recente cattura ed illegalmente detenuti.

Il bracconiere, con precedenti specifici in materia di uccellagione, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per furto venatorio, uccellagione e omessa custodia di armi ed è stato eseguito a suo carico il ritiro cautelare di tutte le armi e munizioni possedute ai sensi del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale e gli uccelli vivi sono stati reintrodotti in natura.

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La pratica dell’uccellagione, consistente nella cattura massiva ed indiscriminata di uccelli selvatici con reti o trappole, è vietata sul territorio nazionale in base alle norme vigenti, così come sono vietate la detenzione di trappole per la cattura di fauna selvatica o di reti da uccellagione e la detenzione di uccelli selvatici, vivi o morti, derivanti da illecite catture in natura.

L’operazione è stata svolta congiuntamente dai Carabinieri Forestali dei Nuclei di S.Sofia e Cesena e dal Corpo Unico di Polizia Provinciale Forlì-Cesena.

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