Secondo i sigilli si trattava di olio minerale, ma in realtà era gasolio di provenienza estera. Questo l’esito dell’indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Cesenatico (comandati dal Capitano Francesco Esposito) e di Meldola (comandati dal capitano Marco Passarelli).
L’indagine ha portato all’arresto di quattro persone: due camionisti stranieri e due titolari di un’azienda di autotrasporto con sede a Forlì. Le accuse sono quelle di violazione del regime del deposito fiscale, sottrazione al pagamento dell’accisa su prodotti energetici, irregolarità sulla carta di circolazione, commercio abusivo e omessa denuncia di trasporto di materiale esplosivo. I titolari della ditta sono un 33enne e il padre di 60 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine per reati contro le persone, mentre gli autotrasportatori sono un serbo di 36 anni, residente a Mercato Saraceno, e un polacco di 37 anni.
Circa venti giorni fa i carabinieri di Cesenatico hanno intercettato un autoarticolato con cassone che trasportava fusti sigillati con la dicitura “olio minerale” destinati a Cipro. Dal controllo dei militari sono emersi diversi sospetti, dai quali sono partiti gli accertamenti. Si è arrivati poi alla ditta di Forlì, dove è scattata la perquisizione, che ha permesso di trovare e sequestrare 78mila litri di gasolio stoccato in contenitori con sigilli per oli minerali. Altri 22mila litri di carburante sono stati rinvenuti nella base operativa di Forlì. Il tutto è stato sequestrato insieme agli uffici della sede della ditta, per un totale di 100mila litri.
Ma non è finita qua, infatti i militari hanno trovato nell’abitazione del 60enne una pistola Beretta calibro 7,65 di provenienza illecita. Per questo l’uomo è stato denunciato per detenzione di arma da sparo. Dovrà inoltre rispondere dell’accusa di resistenza a pubblico ufficiale poichè al momento del controllo ha opposto resistenza. Il giudice ha convalidato gli arresti: i quattro sono tornati in libertà in attesa del processo.