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I militari della Stazione dei carabinieri di Gravina in Puglia (Bari) hanno tratto in arresto, nella serata di domenica 26 marzo, un italiano, 34enne, residente in quel centro, separato, autotrasportatore, con precedenti per vari reati (tra i quali atti persecutori), ponendolo agli arresti domiciliari nella propria abitazione.

Il provvedimento è scaturito da un’attività investigativa condotta dal dipendente Nucleo Operativo, e diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Forlì, dottor Filippo Santangelo, che lo ha indagato per il reato di atti persecutori (stalking) commesso nei confronti della ex moglie 31enne, residente in un comune romagnolo.

L’uomo, già colpito nel corso degli ultimi anni da altri provvedimenti cautelari per il medesimo reato, è accusato di aver continuato, con condotte reiterate, a molestare e minacciare la donna e l’attuale compagno della stessa, contattandoli telefonicamente più volte al giorno, anche sulle utenze dei rispettivi posti di lavoro, inviando numerosi messaggi dal tono minatorio, pubblicando sul proprio profilo Facebook, tenuto appositamente pubblico, sia frasi offensive nei confronti della donna, che un vero e proprio annuncio a sfondo sessuale, inserendo anche il numero di cellulare della stessa.

In una recente occasione, inoltre, l’uomo, mentre parlava a telefono con la loro figlia minore, ha continuato a minacciare la donna, riferendo che sarebbe giunto in Romagna di lì a poco per «regolare i conti» e che l’ex moglie non avrebbe più potuto conoscere nessun altro, lasciando chiaramente intendere di voler fermamente impedire alla stessa di rifarsi una vita e ribadendo la sua intenzione di renderle la vita impossibile fino alla morte. Il tutto ha avuto come effetto quello di ingenerare nella donna e nel suo nuovo compagno un costante stato di angoscia e terrore per la loro incolumità, causandole anche problemi di salute.

Alla luce di tutto ciò, il Pm titolare dell’indagine, dottor Santangelo, ha richiesto al Gip l’emissione di un provvedimento cautelare, emesso il 25 marzo scorso dalla dottoressa Monica Galassi, la quale ha concordato pienamente con le risultanze investigative prodotte dai militari operanti, che si sono fin da subito adoperati per mettere al sicuro le vittime.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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