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Questa mattina (martedì 16 maggio) nell’area Sud del Delta del Po sono stati liberati vari esemplari di storione, all’interno delle acque della Provincia di Ravenna. Oltre 200 esemplari di un anno di età, di storione cobice (Acipenser naccarii), sono stati reintrodotti in natura presso la scala di risalita di Volta Scirocco e all’interno della laguna costiera della Pialassa della Baiona, in provincia di Ravenna.

Il Centro di Ricerca universitario di Cesenatico (Corso di Laurea in Acquacoltura e Igiene dei Prodotti Ittici) dell’Università di Bologna, secondo quanto richiesto dagli indirizzi del regolamento europeo delle specie ittiche in via d’estinzione, ha avviato già da tempo ricerche e sperimentazioni volte alla conservazione e alla gestione delle popolazioni storione, specie a rischio e iscritta alla red list dell’International Union of Conservation of Nature (Iucn).

«Quella dello storione dell’Adriatico è una specie scomparsa nei nostri ambienti naturali romagnoli. Per questo motivo l’Università già da alcuni anni ha dato avvio ad un programma di reintroduzione in natura di questa specie grazie ad una sinergia che si è creata in questi ultimi anni fra le Amministrazioni, provinciale e comunale di Ravenna, il Parco del Ticino e i parchi del gruppo Costa Edutainment area Romagna (Acquario di Cattolica e Oltremare Riccione). La nostra iniziativa ha aderito al Life Conflupo, progetto europeo che ha permesso l’attivazione di una scala di risalita presso la Centrale idroelettrica di Isola Serafini, fondamentale per aver dato continuità longitudinale al tutto il Fiume Po ed aver favorito la risalita della specie migratrici“ spiega il dott. Oliviero Mordenti, ricercatore dell’Università di Bologna, capofila del progetto».

Gli animali liberati provengono dalle vasche dell’Acquario di Cattolica e Oltremare di Riccione. I parchi Costa Edutainment collaborano da diversi anni con i ricercatori di Cesenatico, il Parco del Ticino e le amministrazioni ravennati nell’ambito di progetti di reintroduzione di specie ittiche. All’interno del progetto di salvaguardia e tutela delle specie a rischio estinzione, curato dai parchi Costa Edutainment, “Salva una specie in pericolo” (nato nel 2010) per sensibilizzare e educare il pubblico alla conservazione, alla gestione responsabile degli ambienti e alla conoscenza degli animali, rientra anche il progetto ‘Che storione’.

All’iniziativa hanno aderito anche le Associazioni Fipsas ed Arcipesca-Fisa di Ravenna, e l’Associazione dei Capannisti, i quali diventeranno i “guardiani” dell’area ed in caso di catture provvederanno a contattare gli esperti dell’Università per le valutazioni sullo stato di accrescimento e salute degli animali. L’obiettivo è quello di creare una sorta di nursery naturale in un area a sud del Delta del Po.

«Il progetto dei parchi Costa Edutainment ha l’obiettivo di valorizzare le realtà e gli enti che si impegnano concretamente e attivamente nella tutela e nella salvaguardia delle specie minacciate come lo storione. Oltre a pinguini, api, squali, tartarughe marine, delfini, fenicotteri e anche coralli (www.salvaunaspecie.it)» sostengono il dott. Stefano Gridelli e il dott. Cristiano Da Rugna, rispettivamente responsabile acquariologico e responsabile zoologico dei parchi Acquario di Cattolica e Oltremare Riccione.

La storia

Una volta i corsi fluviali della Romagna erano ricchi di storioni che “risalivano” dal mare per la riproduzione. Purtroppo nel corso degli ultimi 50 anni per lo storione, a causa dell’inquinamento, della pesca indiscriminata e delle modificazioni dei corsi dei fiumi che ne impediscono la migrazione riproduttiva, le popolazioni hanno vissuto un declino inesorabile che ha portato in tutta l’area la totale scomparsa dello storione.

Lo storione cobice ha uno scheletro in prevalenza cartilagineo, scudi ossei lungo il corpo al posto delle squame, coda eterocerca come quella degli squali e quattro barbigli vicino alla bocca che è rivolta verso il basso. È una specie “anadroma” che vive in mare in prossimità degli estuari e migra risalendo i fiumi per riprodursi. Gli adulti dello storione possono raggiungere due metri di lunghezza e 80 kg di peso; raggiungono la maturità sessuale tra i 5 e i 16 anni (20 e 30 Kg di peso) e, mentre i maschi si possono riprodurre ogni anno, le femmine hanno intervalli di riproduzione di 2 o 3 anni producendo anche oltre un milione di uova. Di indole placida si nutrono di crostacei ed insetti e da adulti anche di piccoli pesci che riescono a catturare anche nelle acque limacciose dei fiumi.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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