fbpx

Il Sostituto Commissario Stefano Sant’Andrea

La Polizia di Stato, nell’ambito delle direttive impartite al Questore di Forlì, dott.ssa Loretta Bignardi, ha intensificato le attività di controllo del territorio lungo l’area rivierasca. In particolare sono state impiegate 18 pattuglie, sotto il diretto coordinamento del dirigente, dott. Giorgio Di Munno, e del responsabile dell’Ufficio, Sostituto Commissario Stefano Sant’Andrea, appena avvicendatosi al precedente responsabile del Comando.

I controlli. 185 persone (di cui 52 stranieri) e 54 veicoli sono stati passati al terminale delle forze di Polizia, dopo essere stati individuati nel corso del pattugliamento attraverso mirati posti di blocco dislocati nelle arterie di maggiore importanza o a seguito di sopralluoghi in aree di maggiore degrado urbano. Non sono emersi provvedimenti in carico a nessuno, sebbene questa attività abbia consentito di monitorare le «presenze» sospette.

Le indagini. Gli elementi descrittivi forniti da alcuni testimoni e l’occhio esperto degli agenti impegnati nei controlli esterni hanno consentito di identificare due giovani, di cui uno minorenne, che si erano resi responsabili del furto di due telefoni di altrettanti turisti emiliani, che stavano trascorrendo la loro giornata in spiaggia. I ragazzi sono stati riconosciuti dagli agenti in borghese della Squadra Mobile durante l’attività di vigilanza e controllati: avevano al seguito i telefoni rubati. I due sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Forlì e a quella per i minorenni di Bologna per il reato di ricettazione, mentre i legittimi proprietari hanno potuto recuperare i loro smartphone.

Furti, ma non solo. Numerose sono state anche le chiamate pervenute alla Centrale operativa per i più disparati motivi. Sono stati effettuati alcuni sopralluoghi per furto, per i quali sono in corso indagini da parte dei poliziotti in servizio alla Squadra Mobile incorporati nell’organico del Posto di Polizia. Gli obiettivi prediletti dei ladruncoli sono sempre e comunque i turisti in spiaggia, che per distrazione lasciano sotto l’ombrelloni i loro oggetti personali (cellulari, portafogli….). Non sono mancati interventi anche per furti all’interno di strutture alberghiere. In spiaggia, due giovani turisti imolesi hanno subìto il furto del loro zaino contenente denaro, portafoglio, telefoni cellulari, ma anche i loro vestiti, tanto che fino a tarda sera sono rimasti all’interno del Comando della Polizia di Stato vestiti solamente del costume da bagno, non potendo immediatamente rientrare alla loro residenza essendo l’auto bloccata (dentro lo zaino c’erano anche le chiavi). Per tutta la serata c’è stata una intensa caccia all’uomo, seguendo il segnale di localizzazione di uno del telefoni rubati, che lo collocava in centro città, purtroppo i controlli effettuati tenendo conto del segnale GPS (evidentemente non così preciso) non hanno permesso di recuperare la refurtiva.

Più fortunate sono state tre turiste distratte (due lombarde e una toscana) che hanno smarrito il portafoglio con tutti i documenti ma anche col denaro, grazie al senso civico di chi ha ritrovato le loro cose sono rientrate subito in possesso di tutto quanto, denaro compreso (un portafoglio conteneva 110 euro, un altro 45, l’ultimo 80).

Liti anche in vacanza. Dalla rissa tra adolescenti, alla classica lite in famiglia, fino al litigio tra albergatore e cliente insoddisfatto o spesso solamente un furetto. Sono questi i casi ordinari sui quali gli operatori del Posto di Polizia devono svolgere pazienti mediazioni che, talvolta, impegnano a lungo la pattuglia. Un albergatore ha chiamato la Polizia perché una famiglia di turisti stranieri non voleva saldare gli extra, non riconosciuti dal capofamiglia, che poi ha dovuto ricredersi quando ha capito che le consumazioni (per la maggiore drink a base di superalcolici) erano imputabili alla moglie, evidentemente con il vizio di alzare un po’ troppo il gomito. In tutto questo, per l’esasperazione dovuta alla situazione, la coppia di stranieri era partita per rientrare al paese d’origine, dimenticano la figlioletta di 3 anni in albergo, per poi accorgersene quasi subito e ritornare a prenderla. Intanto la bimba era rimasta al sicuro in custodia all’esercente che ha comunque nuovamente coinvolto la Polizia per l’imperdonabile ulteriore «distrazione» di quei clienti.

Altra lite in famiglia, risolta sul posto, è avvenuta in un albergo della zona di Villamarina, evidentemente le vacanze non sempre sono sufficienti per recuperare la coppia da una crisi che ormai si trascina da tempo.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply