Il bando di gara, pubblicato sul sito del Comune di Cesenatico il 1°agosto 2017, prevedeva la concessione della casa Al Gelso, in via Almerici 8 a Bagnarola, a organizzazioni di volontariato e ad associazioni di promozione sociale del territorio e non.
Soggetti che svolgessero attività di sostegno alla persona, di educazione e formazione, che elaborassero laboratori artistici e artigianali e promuovessero forme di volontariato rivolte ad anziani e giovani. Inoltre era previsto che l’eventuale vincitore si impegnasse a ospitare la Caritas Diocesana di Cesena per mantenere in loco l’attività di distribuzione dei pasti con il progetto Mensa Amica.
La commissione, dopo aver esaminato i progetti proposti, ha ritenuto di affidare l’immobile all’associazione di promozione sociale L’Albero della Vita (associazione capogruppo mandataria), associazione Telemaco Onlus, società cooperativa La Vela Onlus, società cooperativa sociale, culturale e sportiva Granata (associazioni mandanti) in quanto maggiormente rappresentativa della realtà locale della frazione di Bagnarola.
La concessione dell’uso gratuito dell’immobile avrà durata minima di 5 anni, rinnovabili di ulteriori 5. Nel caso in cui, nel tempo, l’associazione presentasse un progetto di riqualificazione funzionale o ristrutturazione dell’immobile (a sue spese) sarà possibile rivedere la durata della concessioni fino a un massimo di 20 anni.
«Con questa assegnazione si conclude un percorso che, dopo la naturale scadenza della precedente convenzione, ha portato attraverso un bando pubblico all’individuazione di un nuovo assegnatario. – commenta l’assessore Stefano Tappi – Occorre innanzitutto ringraziare i precedenti assegnatari per il lavoro svolto in questi anni. Il progetto presentato dall’associazione l’Albero della Vita, che è risultato vincitore, mette in rete diverse realtà sociali che operano in diversi settori. Questo progetto arricchisce l’intero quartiere di Bagnarola. La casa Al Gelso continuerà quindi ad essere un importante punto di riferimento sociale per tutto il quartiere. L’immobile di proprietà comunale sarà quindi uno spazio rivolto ad anziani, giovani, bambini e disabili».