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Dopo un giorno Arpae è intervenuta con i suoi mezzi per cercare di far luce sulla “macchia rossa” che aveva suscitato l’attenzione di numerosi cittadini domenica 17 febbraio. Un fatto inusuale che ha suscitato l’attenzione di quanti sono passati dalla battigia vicino al Gambero Rosso. Impossibile non notare questo fenomeno che a un occhio inesperto poteva avere l’aspetto di un pericolo liquami (clicca qui per vedere il VIDEO).

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Foto Martina Belli

Quando Arpae è intervenuta, nella mattina di oggi (lunedì 18 febbraio), per eseguire campionamenti, l’acqua era diventata cristallina e la chiazza sparita. Ecco quanto comunicato dal sito ufficiale di Arpae Emilia Romagna. “Si tratta di una fioritura microalgale di Noctiluca scintillans. Non si tratta di un fenomeno nuovo né in Adriatico né in Emilia Romagna, infatti diverse sono le segnalazioni arrivate negli anni. Queste microalghe appartengono al gruppo delle Dinoflagellate, la microalga eterotrofa (di dimensioni vicine a 1 mm) deve nutrirsi di materiali organici prodotti da altri organismi, in fioritura forma delle chiazze più o meno estese di colore arancione che, sia in fase di degradazione che in fase di crescita, assumono una conformazione simile a quella degli stadi iniziali della mucillagine”.

“L’azione del vento e delle correnti marine contribuiscono a modificare sulla superficie marina la forma e l’estensione delle macchie – continua il comunicato di Arpae – La colorazione può assumere intensità di colore più forte quando la fioritura si concentra in zone protette con bassa profondità come ad esempio a ridosso di barriere frangiflutto costiere. Questo organismo è in grado di produrre luminescenza al pari di altri organismi marini e terrestri: il fenomeno della bioluminescenza è logicamente meglio osservabile durante le ore notturne. La sua fioritura, anche massiva, non determina conseguenze dal punto di vista igienico-sanitario e della balneabilità delle acque, inoltre non è una microalga produttrice di tossine. In data odierna il fenomeno non è riapparso”.

Ecco infatti come era la situazione questa mattina (lunedì 18 febbraio).

 

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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