fbpx

Niky Marcelli, uno tra gli scrittori d’avventura più interessanti del panorama letterario, torna ad indossare nuovamente i panni del “giallista” e arriva in libreria con La Strega Spiaggiata – edito per i tipi di Santelli Editore – che vede protagonista un nuovo interessante personaggio: la detective Anna Bonoli, della la Lince, ex ispettore di polizia con uno stile di vita un po’ borderline e una certa inclinazione verso il gin.

Il romanzo, ambientato in una Cesenatico invernale, gelida e piovosa, prende le mosse dal ritrovamento sulla spiaggia, la mattina dopo Halloween, del cadavere di una giovane vestita da strega. Si tratta di una liceale, Martina Magnani e per il pm non ci sono dubbi: ad ucciderla è stato un senzatetto senegalese sorpreso a dormire a poca distanza dalla vittima, con accanto la sua borsetta. Il movente è palese: omicidio a scopo di rapina dopo un probabile tentativo di violenza. Ma per la Lince i conti non tornano. Nonostante il magistrato le vieti espressamente di interessarsi al caso, decide di investigare in parallelo con gli ex colleghi, scoprendo che Martina non era affatto una sprovveduta liceale e la sua morte nasconde in realtà molte ombre.

Un caffè con l’autore

Niky Marcelli è nato più scrittore oppure in che modo ti sei avvicinato alla scrittura e a questo genere?
Io credo di esser “nato” scrittore… se così si può dire… Quando avevo sei, sette anni, mi divertivo a pestare i tasti sulla macchina da scrivere di mio padre ogni volta che la lasciava incustodita – lui faceva il giornalista . tra l’altro facendo dei pastrocchi. Fino a che, per il Natale dei miei otto anni, non mi regalo una Olivetti Lettera 22 Deluxe che ho ancora, sulla quale ho iniziato a scrivere i primi pensieri e i primi racconti che sono sempre stati tendenti al giallo, diciamo…

Sia la saga de La Contessa Rossa, sia La Strega Spiaggiata sono ambientate in toto o in parte a Cesenatico. Che rapporto hai con questa città e con la Romagna?
Cesenatico è un luogo che ho scoperto solo da pochi anni, ma è stato da subito un colpo di fulmine. Sarà per le due gocce di sangue romagnolo che scorrono nelle mie vene, dato che i miei bisnonni materni erano di Cesena, ma mi sono sentito subito a casa mia, molto di più di Roma dove vivo da più cinquant’anni.
A Cesenatico e grazie a Cesenatico ho conosciuto anche due amiche meravigliose che sono diventate le mie Muse: Sara e la già citata Anna, su cui ho modellato le protagoniste dei miei libri.
È un rapporto d’amore molto stretto, quello che ho con questa città e con il mare Adriatico – spero in parte ricambiato! – che mi porta a considerarla, per definizione “il luogo dove tornare”. E, infatti, appena posso… Torno!

Come è nata la prima storia che è diventata poi un racconto giallo a tutti gli effetti e con la costruzione di essa è poi arrivata la prima pubblicazione?
Ah, quindi non intendi la prima cosa che ho scritto, quando avevo dieci anni, insomma… Allora, il primo libro non è stato un racconto giallo, ma una raccolta di racconti brevi che si chiamava Sotto la pergola del bar che non c’è più, che sono usciti dopo che per anni avevo scritto cose lasciate nel famoso “cassetto”. Nel mio caso anche fisicamente. Alla fine ho scritto questo ciclo di racconti che mi ha pubblicato Maretti, che è un Editore di Cesena. Questo avveniva però nel 2003, quindi con qualche anno di ritardo rispetto al 1972, data della mia dimenticabilissima “opera prima”.

Qual è stato poi il racconto che ti ha portato al battesimo come giallista?
Sempre tralasciando le cose che avevo scritto tra i dieci ed i quindici anni di età, è stato senz’altro L’Ultimo Swing, un giallo che ho scritto sempre nel 2003 ma che ha visto la luce solo nel 2013 con un editore di Roma, dove poi ho pubblicato anche il romanzo d’avventura La Contessa Rossa, capofila della saga omonima.

I primi racconti quindi, che scrivevi da bambino e da adolescente, li hai mai pubblicati? Li custodisci da qualche parte?
Guarda, il mio primo pensiero posso dirti che me l’ha fatto pubblicare mio padre su Paese Sera, il quotidiano dove lavorava, quando avevo otto anni. Erano poche righe sulla morte del mio cane e le ho ancora incorniciate in camera mia, sulla mia scrivania. A monito!

Siamo arrivati ad un nuovo capitolo “giallo” delle tue storie che si aprirà con la prossima uscita, il 24 Maggio, del romanzo La strega Spiaggiata…
La Strega Spiaggiata’potrebbe tranquillamente essere il capofila di una nuova saga con una nuova protagonista: Anna Bonoli, detta la Lince, una ex poliziotta diventata detective privato. Un personaggio che mi è stato ispirato dalla stessa Musa che mi ha ispirato una delle protagoniste de La Contessa Rossa ovvero la mia amica Anna detta “Care”, che ama le linci. Ed infatti, ne La Contessa Rossa c’è Anna soprannominata “Care” e ne La Strega Spiaggiata – c’è Anna soprannominata “la Lince”.
Ovviamente, a parte questo dettaglio, non rivelerò altro se non che è un libro ricco di suspense e colpi di scena.

 

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

Inviando questo modulo acconsenti al trattamento dei dati secondo le vigenti norme di Privacy e diritto di autore. Per maggiori informazioni vai alla pagina Privacy e Cookie.

Leave a Reply