La scuola alberghiera e di ristorazione di Cesenatico sorge “in una sola parte di un grande complesso di proprietà del Ministero degli Interni” di cui “l’ala est è ancora allo stato grezzo”, e la Regione Emilia Romagna dovrebbe quindi “farsi promotrice di una azione di coordinamento ai fini di liberalizzare l’uso della struttura incompiuta e valutare la possibilità di attivare un piano di intervento capace di superare l’attuale situazione di stasi per creare nuova occupazione e un’importante opportunità per il territorio”.
A sostenerlo è Silvia Noè (UdC), in una interrogazione alla Giunta in cui sottolinea come “ora le norme del federalismo demaniale potrebbero permettere questa operazione di risanamento dell’ala est, ai fini di trasformarla in una moderna struttura ricettiva e un centro congressi sul mare, che darebbe lavoro prima a delle imprese artigiane nei lavori di costruzione, e poi a decine di giovani nella gestione”. La consigliera rimarca come “da tredici anni l’edificio è in queste condizioni e le amministrazioni locali che da allora si sono succedete hanno tentato, invano, di percorrere una strada per risolvere il problema assieme alla Regione”.