Lo scorso mese di giugno, nella zona della Vena Mazzarini, ma anche in altre aree della città, sono comparse varie scritte e disegni fatte con bomboletta spray, per lo più di colore nero. Le scritte hanno imbrattato arredi urbani, edifici pubblici e privati, pertinenze e cartelli stradali. Il costo per la loro “ripulitura”, per lo più a carico del Comune di Cesenatico, non è stato quantificato, ma di certo non sarà irrisorio.
La Polizia Municipale ha quindi avviato le indagini per risalire al responsabile di questi imbrattamenti. Per prima cosa tutte le scritte e i disegni sono stati repertati e catalogati, e gli agenti della Polizia Municipale di Cesenatico hanno effettuato una loro analisi. Nel frattempo le indagini hanno portato a individuare, come possibile autore, tale C.L. 20enne residente a Bologna, ma spesso a Cesenatico a casa di un genitore.
A quel punto, memori dell’enorme lavoro investigativo fatto dalla Polizia Municipale di Bologna in questi anni proprio nel campo del fenomeno del grafitismo, la Municipale ha iniziato con i colleghi di Bologna un lavoro investigativo congiunto che ha portato all’acquisizione di ulteriori elementi, essendo la persona sospettata già schedata e con precedenti specifici. Sono state fatte anche delle valutazioni comparative sui tratti grafici.
Il Pubblico Ministero che coordina le indagini, il dottor Filippo Santangelo, ha poi disposto una perquisizione domiciliare, eseguita martedì 2 settembre sia a Bologna che a Cesenatico, che ha fornito importanti riscontri: sono stati trovati infatti documenti, anche informatici, che riconducono le imprese compiute dal writer a Cesenatico all’uomo indagato, il quale si trova ora accusato del reato di imbrattamento aggravato (reato che prevede, in caso di recidiva, la reclusione da 3 mesi a 2 anni e la multa fino a 10mila euro).
Non è escluso che il Comune di Cesenatico, proprietario degli arredi urbani deturpati, si rivalga per il rimborso delle spese di pulitura.