“Non poteva presentarsi in maniera diversa il benvenuto ai 40 profughi in arrivo dall’Africa che saranno ospitati in un albergo di Cesenatico a fine settembre”, questo l’intervento di Adl Cobas – Rumori Sinistri.
“La Lega Nord capeggiata dal segretario Jacopo Morrone, e dal vice-sindaco nonché assessore al turismo, Vittorio Savini, cavalca attraverso esternazioni dal contorno xenofobo e razzista, argomentazioni stereotipate sulla sicurezza e sulla necessità e opportunità di elargire risorse in un momento di crisi, ai soli cittadini italiani, nonché ai rischi per la sicurezza con l’arrivo dei ‘barbari’ profughi – spiegano i Cobas – La Lega Nord dimentica volutamente di ricordare le guerre – quelle visibili e quelle invisibili – da cui provengono la maggior parte dei migranti inseriti nel cosiddetto Mare Nostrum, dimentica che è proprio colpa della legge Bossi-Fini se migliaia di persone muoiono sulle carrette del mare o vengono sfruttate nell’industria turistica e nell’agricoltura territoriale e dimentica soprattutto di dire che le norme sull’immigrazione e l’Europa di Schengen sono proprio funzionali al mantenimento dello status quo attraverso un governo violentissimo sulla nostra vita e la retorica razzista che scarica sui più deboli (migranti, rifugiati, homeless, sex workers, lavoratrici stagionali rumene) le responsabilità di una condizione generalizzata di povertà e crisi economica”.
Dopo l’attacco alla coppia Morrone-Savini, i Cobas si soffermano sulle parole del presidente albergatori Adac, Giancarlo Barocci: “Il presidente lo conosciamo da tempo e con lui ci siamo sempre scontrati per la sua ferrea difesa (nonchè rivendicazione) del modello turistico romagnolo di organizzazione del lavoro stagionale: le classiche 12 ore di lavoro senza giorno libero e con paghe da fame. Barocci naturalmente si allarma alludendo a una situazione di danneggiamento all’immagine turistica di Cesenatico, causata dalla presenza di 40 profughi sparsi nelle vie della cittadina – continua Rumori Sinistri – Sono sconcertanti tali posizioni ed argomentazioni, anche se non ci stupiscono affatto, anzi ci saremmo stupiti del contrario, ben consci di attraversare e abitare in un territorio che usa l’immagine dell’ospitalità caricaturale con l’unica finalità volta a produrre business nell’economia turistica sulle spalle di chi subisce i dispositivi del Lavoro Gravemente Sfruttato nel Turismo e che nella maggior parte dei casi è proprio un cittadino o una cittadina migrante”.
“Per queste ragioni dobbiamo necessariamente avere la capacità di legare la questione del razzismo xenofobico di tali posizioni – sostenute peraltro dalla stesso Sindaco Roberto Buda quello della riesumazione del busto di Mussolini per intenderci – alla guerra in atto contro i poveri oltre al sistema di sfruttamento lavorativo costruito come ricatto intorno alle nostre vite – concludono i Cobas – Per queste ragioni ci rivolgiamo alla Cesenatico che con grande partecipazione il 3 febbraio del 2013 – nonostante le condizione meteo avverse – scese nelle strade cesenaticesi contro la riesumazione del busto di Mussolini e per ricordare a chi attualmente la amministra che il gioiellino della costa romagnola non è fatto solo di negozietti, hotel e ristoranti ma di persone comuni, di relazioni e di un patrimonio storico e culturale che lega la resistenza al nazifascismo al rifiuto di qualsiasi ricatto razzista e xenofobico così come vogliono raccontarcelo anche in questa occasione”.
“Come Adl Cobas e Rumori Sinistri daremo il benvenuto ai profughi in arrivo dai territori devastati da violenze disumane e da guerre, attivandoci attraverso iniziative a sostegno della loro permanenza in questo territorio speriamo di essere in tanti a ricordare a Buda, Morone e a Barocci che la città di Cesenatico è di chi la vive, la abita, la ama e in essa costruisce relazioni positive e sane per un cambiamento radicale dello stato di cose presenti. Nei prossimi giorni aggiorneremo sulle nostre iniziative di solidarietà“.