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Profughi. Cesenatico wake up! Alzati indignati protesta…

By 9 Settembre 2014 No Comments

“Non poteva presentarsi in maniera diversa il benvenuto ai 40 profughi in arrivo dall’Africa che saranno ospitati in un albergo di Cesenatico a fine settembre”, questo l’intervento di Adl Cobas – Rumori Sinistri.

La Lega Nord capeggiata dal segretario Jacopo Morrone, e dal vice-sindaco nonché assessore al turismo, Vittorio Savini, cavalca attraverso esternazioni dal contorno xenofobo e razzista, argomentazioni stereotipate sulla sicurezza e sulla necessità e profughiopportunità di elargire risorse in un momento di crisi, ai soli cittadini italiani, nonché ai rischi per la sicurezza con l’arrivo dei ‘barbari’ profughi – spiegano i Cobas – La Lega Nord dimentica volutamente di ricordare le guerre – quelle visibili e quelle invisibili – da cui provengono la maggior parte dei migranti inseriti nel cosiddetto Mare Nostrum, dimentica che è proprio colpa della legge Bossi-Fini se migliaia di persone muoiono sulle carrette del mare o vengono sfruttate nell’industria turistica e nell’agricoltura territoriale e dimentica soprattutto di dire che le norme sull’immigrazione e l’Europa di Schengen sono proprio funzionali al mantenimento dello status quo attraverso un governo violentissimo sulla nostra vita e la retorica razzista che scarica sui più deboli (migranti, rifugiati, homeless, sex workers, lavoratrici stagionali rumene) le responsabilità di una condizione generalizzata di povertà e crisi economica”.

Dopo l’attacco alla coppia Morrone-Savini, i Cobas si soffermano sulle parole del presidente albergatori Adac, Giancarlo Barocci: “Il presidente lo conosciamo da tempo e con lui ci siamo sempre scontrati per la sua ferrea difesa (nonchè rivendicazione) del modello turistico romagnolo di organizzazione del lavoro stagionale: le classiche 12 ore di lavoro senza giorno libero e con paghe da fame. Barocci naturalmente si allarma alludendo a una situazione di danneggiamento all’immagine turistica di Cesenatico, causata dalla presenza di 40 profughi sparsi nelle vie della cittadina – continua Rumori Sinistri – Sono sconcertanti tali posizioni ed argomentazioni, anche se non ci stupiscono affatto, anzi ci saremmo stupiti del contrario, ben consci di attraversare e abitare in un territorio che usa l’immagine dell’ospitalità caricaturale con l’unica finalità volta a produrre business nell’economia turistica sulle spalle di chi subisce i dispositivi del Lavoro Gravemente Sfruttato nel Turismo e che nella maggior parte dei casi è proprio un cittadino o una cittadina migrante”.

“Per queste ragioni dobbiamo necessariamente avere la capacità di legare la questione del razzismo xenofobico di tali posizioni – sostenute peraltro dalla stesso Sindaco Roberto Buda quello della riesumazione del busto di Mussolini per intenderci – alla guerra in atto contro i poveri oltre al sistema di sfruttamento lavorativo costruito come ricatto intorno alle nostre vite – concludono i Cobas – Per queste ragioni ci rivolgiamo alla Cesenatico che con grande partecipazione il 3 febbraio del 2013 – nonostante le condizione meteo avverse – scese nelle strade cesenaticesi contro la riesumazione del busto di Mussolini e per ricordare a chi attualmente la amministra che il gioiellino della costa romagnola non è fatto solo di negozietti, hotel e ristoranti ma di persone comuni, di relazioni e di un patrimonio storico e culturale che lega la resistenza al nazifascismo al rifiuto di qualsiasi ricatto razzista e xenofobico così come vogliono raccontarcelo anche in questa occasione”.

“Come Adl Cobas e Rumori Sinistri daremo il benvenuto ai profughi in arrivo dai territori devastati da violenze disumane e da guerre, attivandoci attraverso iniziative a sostegno della loro permanenza in questo territorio speriamo di essere in tanti a ricordare a Buda, Morone e a Barocci che la città di Cesenatico è di chi la vive, la abita, la ama e in essa costruisce relazioni positive e sane per un cambiamento radicale dello stato di cose presenti. Nei prossimi giorni aggiorneremo sulle nostre iniziative di solidarietà“.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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