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Profughi. La Lega Nord è pronta a manifestare

By 12 Settembre 2014 No Comments

La Lega Nord è pronta a manifestare davanti all’hotel Sintini di Cesenatico se “la Prefettura e il sindaco Roberto Buda non troveranno una diversa sistemazione e location per accogliere i profughi”. Queste le parole del segretario provinciale del Carroccio, Jacopo Morrone.

Alla conferenza stampa di questa mattina (venerdì 12 settembre) era presente anche il vice-sindaco e assessore al turismo, in quota Lega Nord, Vittorio Savini. “Diciamo no al soggiorno imposto nei nostri Comuni di centinaia di extra comunitari, giunti clandestinamente nel Paese, non solo per i costi che comporta, ma anche per il metodo con cui il Governo Renzi ha imposto e scaricato sui cittadini italiani il peso insostenibile dell’emergenza, nella consapevolezza che ci sono, invece, alcuni “soggetti” che sull’emergenza lucrano, e questo è uno dei tanti interrogativi che rimangono senza risposte trasparenti e esaustive”.

lega nordSecondo Morrone Mare Nostrum si trasforma in “Affare Nostrum”: “Si tratta del business che si cela dietro al buonismo e alle politiche caritatevoli di onlus, cooperative e associazioni varie del terzo settore, che improvvisano attività di accoglienza per accaparrarsi una fetta dell’affare sbarchi – spiega Morrone – Dei 35 euro giornalieri che lo Stato elargisce per la gestione dell’accoglienza di ogni sbarcato, un 15 per cento circa va a ingrassare le casse di cooperative, associazioni onlus e affini. Se consideriamo che nel 2014, al 24 di agosto, sono arrivati 108.172 immigrati, oltre a 14mila minori circa (giunti nei primi sette mesi dell’anno) e che gli sbarchi stanno continuando, si comprende bene a quanto ammontino le risorse pubbliche, derivanti dalle tasse imposte agli italiani, dirottate verso questa emergenza, che non è più un’emergenza ma un fenomeno reso praticamente strutturale dal modo con cui è stato gestito e affrontato dal Governo Renzi”.

E non tarda neppure un attacco al Nuovo Centro Destra, partito al quale fa parte il sindaco di Cesenatico, Roberto Buda: “Non abbiamo ancora capito quali siano le politiche sull’immigrazione del Nuovo Centro Destra, di certo – spiega Morrone – Mare Nostrum non ha portato a nulla di buono se consideriamo che lo scorso anno gli sbarchi sono stati 60mila, mentre nel 2014 sono già arrivati a 108mila”.

“Parlando delle persone la cui presenza è stata di fatto imposta a Cesenatico: per la gestione dell’accoglienza si tratta quindi di un guadagno netto da 5 a 8 euro per 40 profughi maggiorenni al giorno. In caso di minori la cifra lievita perché, a parità di servizi offerti, il Governo mette sul piatto una cifra maggiore di circa 45 euro – continua Morrone – Siamo, quindi, contrari anche al meccanismo di gestione, appalto e subappalto che, a cascata, investe le Prefetture, gli enti locali e le associazioni. Non è accettabile, nè rispecchia la volontà territoriale, che la Prefettura bypassi il Comune, ignorandone l’orientamento e quindi anche la possibile contrarietà ad accogliere i profughi sul proprio comprensorio, e affidi attraverso un bando di gara la gestione di decine di extracomunitari, senza tenere in considerazione i dubbi espressi dall’amministrazione locale. Cesenatico è una località turistica in procinto di chiudere una stagione estiva difficile, caratterizzata da un calo di affluenza determinato anche dal maltempo, per cui collocare 40 profughi in un hotel in viale Carducci ci sembra una scelta infelice. Certo possiamo anche capire che il gestore possa considerare questa opportunità come un bonus per i propri interessi, ma noi, che consideriamo il ritorno per tutto il comparto turistico, critichiamo apertamente il metodo utilizzato e l’ubicazione individuata”.

Poi il rappresentante della Lega Nord solleva qualche perplessità anche su “come sia possibile che proprio una delle più potenti cooperative romagnole, con circa 700 soci e un fatturato di 22 milioni di euro, presieduta da circa quattro mesi, in concomitanza con la soppressione delle Provincie, dall’ex vice-presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Guglielmo Russo, personaggio di grande peso del Pd, si sia aggiudicata l’appalto per la gestione di questi 40 profughi”.

Infine qualche riflessione sull’uso improprio del termine “profugo”. “Queste persone non sono, per lo più, profughi: lo status giuridico di profugo viene riconosciuto dopo un iter di verifica e accertamento di specifiche condizioni, la cui valutazione spetta per ogni singolo richiedente a una Commissione territoriale istituita ad hoc cui fanno parte istituzioni, forse dell’ordine ed enti locali. Tecnicamente fino a quando non vengono accertati con sicurezza i presupposti per l’ottenimento dello status di profugo e il diritto alla protezione internazionale, tutte queste persone sono da considerare clandestini – continua Morrone – Il Governo Renzi, con la complicità di chi lucra sull’immigrazione clandestina, grava le famiglie e i nostri cittadini di un costo sociale ed economico senza precedenti. Anche perché continuiamo ad accogliere persone che non potranno mai essere assorbite da un mercato del lavoro saturo e che rimarranno in uno stato di precarietà per un tempo indefinito, con le pesanti ricadute che ne conseguono, per esempio dal punto di vista della convivenza e della sicurezza. Noi consideriamo che le risorse debbano essere destinate prima di tutto alle nostre famiglie, ai nostri anziani, ai giovani senza lavoro, alle imprese strozzate dalla crisi. Non possiamo continuare ad aprire la porte a migliaia di immigrati addirittura riservando loro corsie preferenziali”.

Poi la Lega Nord ricorda i servizi forniti per ciascun extracomunitario accolto: “Lo Stato sborsa 35 euro procapite iva esclusa al giorno – come nel caso di Cesenatico – In questi 35 euro sono compresi i 2,5 euro che vengono assegnati giornalmente direttamente alla persona per garantire il pocket money. Inoltre è presente il vitto: fornitura di 3 pasti giornalieri nel rispetto delle regole alimentari dettate dalle diverse confessioni religiose. E ancora l’alloggio; i prodotti per l’igiene personale e il vestiario adeguato alla stagione. A questo si aggiunge una scheda telefonica da 15 euro; assistenza sanitaria e vaccinazioni gratuite; assistenza linguista e culturale; sostegno socio psicologico e mediatori di vario genere”.

Infine un interrogativo: “Consideriamo una famiglia italiana con due figli e in difficoltà. Lo Stato mi deve spiegare per quale motivo non diamo a loro 35 euro al giorno che moltiplicato per quattro persone e per 30 giorni al mese, dà una cifra totale mensile di 4.200 euro?”.

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