Il sindaco di Cesenatico e la Provincia chiedono lo stato di calamità naturale in seguito alla mareggiata avvenuta nella notte di lunedì 22 settembre. “Con gli uffici comunali abbiamo realizzato un primo calcolo dei danni subiti dalla città e dai privati – spiega il primo cittadino – Nel primo caso siamo sull’ordine dei 3 milioni di euro che hanno interessato la Vena Mazzarini, le strade e tutta la zona del porto canale. Per quanto riguarda i privati e quindi le attività che si affacciano sul porto canale, le abitazioni di Ponente e in particolare gli stabilimenti balneari siamo sull’ordine di altri 3 milioni di euro”.
Allagamenti in via Marino Moretti (foto Simone Pagliarani)
Il sindaco ricorda poi che nella notte di lunedì e per tutta la giornata di martedì in città hanno operato circa 60 uomini della protezione civile, vigili del fuoco e forze dell’ordine. Poi arriva un appello alla Regione e alla Protezione Civile regionale sulle porte vinciane: “Quando sono diventato sindaco le porte neppure funzionavano. Ora funzionano e lo scorso anno in più occasioni ci hanno salvato dall’acqua, ma serve un preavviso per metterle in funzione prima che arrivi la mareggiata, diversamente col mare in tempesta non possono azionarsi (clicca qui per il primo intervento del sindaco sulle porte vinciane) – spiega Roberto Buda – Le porte vinciane hanno un sistema molto delicato e sofisticato e ogni anno l’amministrazione spende circa 100mila euro per la manutenzione, l’apertura e la chiusura ordinaria di questo sistema. Per questo chiedo con forza alla Regione Emilia Romagna di dare un aiuto economico al Comune di Cesenatico per sostenere queste spese, noi non riusciamo più a impegnare tutte queste risorse in un sistema che ormai inizia ad avere 10 anni e che, col passare del tempo, diventerà sempre più gravoso per le casse pubbliche”.
