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Cocco bello: rinvio a giudizio per tutti gli imputati

By 4 Ottobre 2014 No Comments

Tutti rinviati a giudizio e per tutti i reati contestati. Questa la decisione del Gup del tribunale di Rimini, Fiorella Casadei, per l’inchiesta che nell’agosto 2010 coinvolge il clan del cocco bello. La lista degli imputati si apre con il capo clan Antonio Manfredonia, detto don Antonio, 74enne residente a Cervia. Con lui Espedito Manfredonia, 46 anni residente a Cervia; Giuseppina Aversano, 47 anni residente a Cesenatico; Valentino Manfredonia, 49 anni residente a Cesenatico; Mariano Manfredonia, 39enne napoletano residente a Riccione; Lucio Manfredonia, 47 anni residente a Misano Adriatico; Valentino Manfredonia, 45 anni residente a Montefiore Conca; Salvatore Manfredonia, detto don Salvatore, 71anni residente a Misano Adriatico; Assunta Manfredonia, 66 anni residente a Bellaria.

I reati contestati sono associazione a delinquere finalizzata all’estorsione, illecita concorrenza mediante violenza e minaccia, violenza e minaccia a pubblico e sostituzione di persona. Secondo l’accusa infatti i Manfredonia nel corso degli anni si erano conquistati – con metodi non sempre ortodossi, secondo l’accusa – il monopolio del cocco bello in Riviera.

cocco belloLe indagini, coordinate dal dirigente Claudio Cagnini e dal Sostituto Commissario Stefano Sant’Andrea della Squadra Mobile di Forlì, erano giunte a una fase cruciale nell’agosto del 2010 quando erano stati emessi i primi mandati d’arresto.

Le indagini erano partite nel giugno 2010, quando un’azienda che forniva frutta in spiaggia a Cesenatico e nel riminese aveva dovuto fare i conti coi Manfredonia. Secondo l’accusa i venditori dell’azienda venivano avvicinati dal Mariano che li “sconsigliava” di distribuire cocco in spiaggia, poiché il territorio era sotto il monopolio della famiglia napoletana.

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