Si tinge sempre più di giallo la vicenda della morte del Pirata. Il caso è stato riaperto agosto scorso e pian piano spuntano nuovi elementi, in questo caso un fax. Come riportato dal Corriere si tratta di u documento dimenticato tra le carte investigative partito alle 20.50 del 16 febbraio 2004, 48 ore dopo la scoperta del cadavere del corridore.
Il mittente è il medico legale Giuseppe Fortuni, destinatario il magistrato di Rimini Paolo Gengarelli, che aveva incaricato Fortuni dell’autopsia. Il medico, con la dicitura «riservato e urgente», scrisse: «Al termine dell’esame autoptico sulla salma, la informo che il decesso può datare attorno alle ore 17 del 14 febbraio 2004… Allo stato attuale delle indagini medico-legali, la causa può essere indicata in un collasso cardiocircolatorio terminale».
Quindi sarebbe una comunicazione di routine se non che nelle 240 pagine del rapporto definitivo, depositato un mese dopo, l’ora del decesso è un’altra: secondo Fortuni, Pantani muore tra le 11.30 e le 12.30. Come mai? L’orario confermato dalla recente perizia del professor Francesco Maria Avato, consulente della famiglia Pantani, che si limita a posticipare la morte di 15 minuti.