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“Freddo in arrivo, caldo con le ore contate”. Ecco da quando

By 19 Ottobre 2014 No Comments

Le temperature di questi giorni hanno toccato la soglia dei 27 gradi, con venti caldi e un’aria estiva che neppure nel mese di luglio Cesenatico e la riviera romagnola hanno potuto vivere. Ma cosa sta accadendo al nostro clima? Lo abbiamo chiesto ad Andrea Raggini di Portale Meteo Emilia Romagna.

In questi giorni stiamo assistendo a temperature fuori stagione. A cosa sono dovute queste temperature?

“L’anomalia che sta contraddistinguendo in ottobre la riviera romagnola, ma praticamente tutta Italia, deriva da lontano. In breve: dovete immaginarvi l’Europa come una grande bilancia con 2 pesi. Il peso maggiore è la bassa pressione, il peso minore è l’alta pressione. In questo periodo noi ci troviamo spesso sotto l’azione dell’alta pressione, quella di matrice africana. Quindi l’aria calda risale l’Italia e arriva fino alla nostra regione. Questo a causa della bassa pressione che si trova a ridosso delle isole Canarie. Pensate che in questi giorni le temperature sono sopra la media fino a 10° C. A Cesenatico, per esempio, i +27° C raggiunti venerdì 17 ottobre rappresentano un valore tipico di luglio e agosto! In passato tante volte il mese di ottobre era partito in modo analogo ma le anomalie positive permanevano per pochi giorni, quest’anno invece questo caldo si potrae davvero da troppi giorni. Il mese di ottobre viaggia con un’anomalia media di 4 gradi sulla Romagna, un valore altissimo, paragonabile all’inizio dell’anno quando invece dell’inverno avevamo la primavera”.

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Questo tipo di fenomeno si può correlare all’estate appena passata piovosa e con temperature basse?

“No, si tratta di due situazioni che si sono create per motivi diversi e non collegati. Le anomalie estive erano determinate da un anticiclone delle Azzorre assente a causa della sua posizione troppo defilata in pieno oceano che lasciava l’Italia centro settentrionale scoperta e in balia delle correnti atlantiche. Mentre la situazione attuale è determinata da una depressione sulle Canarie, la tanto temuta ‘falla Iberica’. Essa è responsabile anche dell’estate record del 2003. La falla funge da calamita per le depressioni che poi, come spiegato prima, gettano su di noi aria calda in risalita da sud. Il clima è fatto di cicli. Quando si apre un ciclo, lungo o corto che sia, esso influenza per un periodo la stessa zona. Basti pensare all’inverno caldissimo appena trascorso e all’estate piovosa appena trascorsa. Sono cicli che sono durati alcuni mesi. Il ciclo di questo mese di ottobre durerà meno perchè è una situazione destinata a cambiare a breve”.

E’ corretto dire che il nostro clima sta cambiando?

“Questo è un argomento molto ampio che ognuno interpreta a modo suo. Il riscaldamento del pianeta, negli ultimi 15 anni, non si può negare. Il clima cambia, come ha sempre fatto. Ma negli ultimi 15 anni si è surriscaldato, a livello mondiale, molto. Questo sta provocando un aumento dei fenomeni estremi come alluvioni lampo, tornado… Troppo spesso però sento dire ‘una volta non succedevano queste cose’. Questa è l’affermazione più sbagliata che si possa fare. Anche nelle cronache scritte di 100/200 anni fa si leggono di fatti estremi capitati anche quando non c’era il riscaldamento mondiale attuale e non c’era l’inquinamento. Quindi è sbagliato dire che una volta questi eventi non si verificavano, sicuramente negli ultimi anni sono aumentati. Va però anche precisato che una volta non c’era Facebook, il Tg 5 e Studio Aperto, non c’erano i telefonini. Quindi diffondere l’informazione di un evento estremo era praticamente impossibile. Invece oggi non sfugge davvero più niente! Quindi questo aumento incredibile degli eventi estremi è in parte una sensazione che si ha, ma non si nasconde comunque l’aumento effettivo di questi fenomeni”.

A quale clima staimo andando incontro?

“Questo. Fatto di cambiamenti repentini, passaggi da periodi caldi a periodi freddi a distanza di pochi giorni, quindi ad eventi estremi sempre in aumento. I fiumi esistono per un motivo, se ci si cotruisce sopra e se non si mantengono puliti prepariamoci al moltiplicarsi di alluvioni lampo. Le classiche bombe d’acqua, che van tanto di moda, in realtà non esistono, il termine esatto è nibifragi, e ci sono sempre stati. Nel 90% dei casi è colpa dell’incuria dell’uomo e della cementificazione selvaggia. Quindi tutti dobbiamo essere consapevoli dei pericoli che potremmo correre nella nostra zona ed essere preparati nel caso avvenga una situazione difficile, per poterla affrontare”.

Previsioni per l’invenrno alle porte?

“Premetto che noi non facciamo tendenze così a lungo termine, perchè il tempo è davvero bizzarro e difficile da prevedere a 7/10 giorni, figuriamoci a distanza di mesi. Sicuramente gli indici a disposizione vedono una stagione decisamente più attiva dell’anno scorso, quindi anche più fredda, ma ci vuole poco infatti l’inverno scorso è stato uno dei più caldi dal dopoguerra. La stagione invernale promette però di regalarci momenti freddi e nevosi. Già la prossima settimana il tempo inizierà a cambiare. Da mercoledì – giovedì sull’Italia arriverà un bel cambio di circolazione. Correnti fredde dal Nord Europa entreranno sulla nostra penisola e spazzeranno via questo caldo fuori stagione. Sarà però un cambio pericoloso. E’ presto per fare previsioni, ma il mare seguita ad accumulare energia da tempo e i temporali che si formeranno al contrasto tra aria calda presente ed aria fredda in arrivo potrebbero localmente assumere carattere di forte intensità, quindi bisognerà monitorare attentamente il peggioramento di metà della prossima settimana”.

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Quando arriveranno le prime ondate di freddo?

“Probabilmente presto. Il rischio è di partire con la prima ondata di freddo già nella prima decade di novembre. La sitauzione a livello europeo cambierà tra fine ottobre e inizio di novembre e questo potrebbe portare ai primi sbuffi di aria relativamente fredda già entro il 10 novembre, seguita poi da un nuovo generale aumento delle temperature. Diciamo che novembre ha le prospettive per essere un mese pimpante. Ovviamente non parliamo di neve in pianura, ma in montagna! Per il vero gelo c’è tempo…”.

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Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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