Il Movimento 5 Stelle ritorna sul tema degli incentivi ai dirigenti e ai dipendenti pubblici “sui quali l’amministrazione Buda sta dimostrando orecchie da mercante”, in seguito agli ultimi “palesi casi di lavori mal progettati e realizzati ancora peggio come le porte vinciane, il ponte di via Anita Garibaldi e il rifacimento della Vena Mazzarini – spiega il consigliere comunale, Alberto Papperini – I lavoratori comunali, in quanto dipendenti, percepiscono già uno stipendio mensile in cambio delle loro prestazioni però non tutti sanno che, per incentivarli a lavorare esiste una legge che prevede (a discrezione del sindaco) di far loro incassare anche altri soldi”.
“Durante questi anni abbiamo sempre insistito sull’abolizione di questi incentivi – continua Papperini – La norma, che vorrebbe incentivare il lavoratori dipendenti, non ha alcun senso. Il concetto, sia della norma che del buon senso, avrebbe dovuto considerare oltre all’incentivo anche un disincentivo, altrimenti logica vuole che il livello medio di produttività si abbassi inevitabilmente. Va aggiunto che l’incentivo non è legato al risultato, ma esclusivamente alla realizzazione del progetto. Infatti anche nei casi in cui le opere sono risultate mal costruite (esempio le porte vinciane, il ponte mobile, la Vena Mazzarini), ugualmente sono stati distribuiti incentivi a pioggia. E tutti quelli che dovevano controllare? I pareri tecnici?”.
“Con l’introduzione della legge 163 veniva data discrezionalità ai sindaci di distribuire una percentuale, fino al 2%, dell’importo totale dell’opera ai dipendenti pubblici. Quindi al buon senso del primo cittadino era legato l’assegnazione di queste somme. Purtroppo in questi anni il buon senso dei nostri sindaci è andato a farsi benedire. Infatti, in barba ai cittadini di Cesenatico, gli incentivi sono stati distribuiti e nella percentuale massima definita per legge, il 2% – conclude Papperini – Dal 2011 al 2013 le somme a titolo di incentivo distribuite al personale dipendente comunale, già stipendiato per svolgere il proprio lavoro, risultano di 135.000,00 euro. Queste cifre sarebbero potuto essere destinate ai cittadini di Cesenatico per la scuola, la sicurezza o per diminuire l’imposizione fiscale, sanare situazioni economiche di disagio. Per questo motivo chiederemo di modificare il regolamento interno, eliminando questo incentivo che è un vero e proprio imbroglio legalizzato a discapito dei cittadini”.