Chissà se Franco Lubelli e Luigi Iaia sono riusciti a vedere la puntata di “Sconosciuti” su Rai 3 di lunedì (guardala qui). Sono loro i protagonisti della puntata, ma mentre la tv racconta cosa li rende speciali sono ai fornelli, in Antartide, a 20 gradi sotto zero. Franco è chef e Luigi è il suo braccio destro e dalla ristorazione di Cesenatico ora sono nelle cucine della Mario Zucchelli station dove sfornano prelibatezze per la gioia dei ricercatori. Per Franco è già la quinta volta in Antartide trascorsa nella base dell’Enea con un ruolo fondamentale visto che in un ambiente così delicato e difficile, la cucina ha un valore che va ben oltre il preparare degli ottimi pasti.
Ecco cosa aveva detto qualche mesi fa Franco a chi lo aveva intervistato per il Corriere Romagna: «Dalla cucina passano un po’ tutti, è l’unico svago in Antartide! E dopo che i ricercatori sono stati fuori per ore a temperature estreme, sedersi a tavola davanti ad un buon pranzo è molto più importante di quel che si può pensare». Anno scorso si è superato: insieme a Luigi Iaia, pizzaiolo 30enne, anche lui di Cesenatico che ha lavorato come aiuto chef, hanno preparato, tra le tante portate, anche tagliatelle fatte a mano per 90 persone.
«La tecnica – ha spiegato Franco con un sorriso – me l’ha insegnata nonna Maria di Sorrivoli, a 78 anni ancora tirava la pasta con il mattarello! Ho portato i suoi insegnamenti e alcuni cibi della tradizione romagnola dall’altra parte del mondo per la gioia di tutti». Quando Franco racconta ha sempre il sorriso di chi ha fatto una scampagnata nel week end e non di chi ha lavorato per quattro mesi, quindici ore al giorno, con ritmi serrati in condizioni estreme.
«I carichi arrivavano via aereo con C130; qualsiasi ora fosse bisogna scaricare tutto e stoccare il cibo nella grotta frigorifera». Insomma due Cesenaticensi no limits!