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Sfiducia al sindaco: i grillini attaccano a destra e a sinistra

By 16 Gennaio 2015 No Comments

Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Alberto Papperini, interviene sulla mozione di sfiducia al sindaco Roberto Buda, ma non risparmia attacchi neppure al Partito Democratico.

consiglio comunale“Buda si merita la sfiducia, ma con il sindaco l’intero Partito Democratico si dovrebbe dimettere dal consiglio comunale – tuona Papperini – I cesenaticensi non dimenticano facilmente e non si bevono questa nuova verginità che il Pd sta cercando di ricostruirsi in queste ultime settimane di instabilità politica all’interno della maggioranza.

Se è vero che Buda ha responsabilità indiscutibili sulla situazione di stallo, degrado e aumento di pressione fiscale in cui versa la città (come tra l’altro abbiamo più volte evidenziato) è altrettanto vero che le cause di questo fallimento politico e amministrativo trovano le proprie radici nelle sconsiderate scelte amministrative delle passate amministrazioni Zoffoli – Panzavolta -continua Papperini – In questi anni abbiamo assistito alla chiusura di reparti nuovissimi dell’ospedale Marconi, che oggi si appresta a diventare un modesto poliambulatorio; il sistema di salvaguardia idrogeologica dagli allagamenti costato milioni non funziona e le porte vinciane, nel caso di un’emergenza imminente, non possono essere chiuse (vedi alluvione del 20 settembre 2014); le proprietà Gesturist, fiore all’occhiello del Comune come stabilimenti balneari, campeggi e ristoranti, sono stati svenduti con un ipotesi di danno verso il Comune di oltre 4 milioni di euro; speculazioni edilizie in zona agricola attraverso la trasformazioni di porcilaie in residenziale; il debito comunale che ha toccato il record di 53 milioni di euro; servizi di manutenzione scarsi e gestiti con disparità tra i quartieri.

Tuttavia, quegli amministratori sono ancora tutti lì in consiglio, anzi per essere precisi, metà sono in consiglio comunale e l’altra metà sono a Forlì a giudizio per presunta truffa verso il Comune di Cesenatico con la svendita Gesturist. Se di responsabilità verso la città si parla allora possiamo tranquillamente affermare che il Partito Democratico dovrebbe essere coerente con la mozione di sfiducia presentata e sfiduciare, oltre che questa Giunta, anche loro stessi, dimettendosi in blocco – conclude Papperini – Con le prossime elezioni dovrà essere eletto un sindaco e una Giunta che siano slegati da affari di partito e che possano dare risposte alle esigenze della città con onestà, professionalità e uguaglianza di trattamento nei confronti dei cittadini. Noi del Movimento 5 Stelle ci rendiamo disponibili sin da subito nel portare avanti questi principi di sana politica”.

Immediata la replica del capogruppo Pd, Matteo Gozzoli:  “Quello del Movimento 5 Stelle è un attacco completamente gratuito e fuori luogo. E sapete perchè? Semplice, se passasse la sfiducia al sindaco Buda, cari ‘amici del M5S ce ne andremmo a casa tutti, voi compresi in quanto il consiglio comunale sarebbe sciolto! Detto questo qual è la democrazia del Movimento 5 Stelle che si riunisce e ha il coraggio di chiedere ad un intero gruppo consiliare di dimettersi? Ricordo ai 5 stelle di Cesenatico che sediamo in consiglio non per grazia ricevuta, ma in virtù di numerose preferenze ricevute dai cittadini di Cesenatico nel 2011 (quasi mille se sommate tutte quelle dei 5 consiglieri del gruppo Pd) e in rappresentanza di 3.725 voti raccolti dalla lista del Pd. Quasi il 30% dei cittadini di Cesenatico. La democrazia è questa. Per il resto lezioni di morale francamente non ne prendiamo da nessuno. Su 5 consiglieri 2 (io e Stefano Tappi) siamo al primo mandato, Drudi e la Pascale sono alla seconda esperienza in consiglio, la consigliera Pedulli è al primo mandato da consigliere dopo 5 anni da assessore. Almeno prima di esprimere sentenze abbiate l’accortezza di documentarvi. Non mi risulta infine che i membri del gruppo consigliare del Partito Democratico siano coinvolti da indagini, così come non mi risulta che vi siano indagini estese alla Giunta ed al consiglio comunale precedenti. So bene che ci sono indagini in corso sul tema scissione Gesturist ma lascerei che sia la magistratura a giudicare. Per quanto riguarda il Pd – come sempre – ci giudicheranno i cittadini alla prossima tornata elettorale e non certo il vostro tribunale del popolo”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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