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La seconda vita della “Santa” è nel bronx Ponente

By 25 Gennaio 2015 No Comments

DSCF9271_webUn’alchimia di elementi ricercati. Arte, musica, riciclo, installazioni, design… la lista è lunga anche perché il calderone in cui ribolle la pozione della creatività è una delle colonie di ponente. Inutile dire che sono spazi enormi più conosciuti per lo stato di degrado in cui riversano che per altro. Ma per una volta, grazie ad alcuni ragazzi tra cui Simone Tribuiani (da qui in poi Tribu), ci sono buone nuove in quella zona tutto sommato affascinante nonostante la sua decadenza.

Bronx ponente, un marchio di fabbrica simpatico coniato proprio da Tribu, ha una casa. E’ l’ex colonia Santarcangiolese che ha trovato nella “Santa” la sua seconda vocazione. “L’arte – spiega Tribu – è un pò un cavallo di troia moderno che può essere usato per far breccia e introdurre rigenerazione urbana. Bronx ponente – racconta – è uno pseudonimo che utilizzo dal 2009; è un tarlo mentale, una forma d’arte; é l’utilizzo e il riutilizzo di materiali e spazi abbandonati che ha partorito “La Santa Bronx Ponente”, una casa”.

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Bisogna ammetterlo, vuoi per il luogo, vuoi per la gioia di Tribu che somiglia tantissimo a quella dei bambini davanti al regalo dei sogni, la Santa è un luogo affascinante di puro underground. La colonia è di proprietà di un privato che l’ha concessa affinché non fosse occupata abusivamente e fosse vissuta e, come in questo caso riempita, con arte, eventi, ma anche rampe per skate che trovano il giusto spazio in tutta un’ala del piano terra.

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Ma questa è solo una piccola fetta del progetto che al proprio interno sta sperimentando anche un piccolo cinema monoposto ricavato dalla “customizzazione” di un confessionale pronto per il macero e che ha già all’attivo la prima visione di una pellicola all’aperto.

La colonia conserva molto dello stile originario, quindi è in un simil-abbandono-controllato che, secondo quanto raccontato da Tribu, serve anche per ricordare a chi la vive come era prima dell’insediamento. Al primo piano l’arte è di casa; in quelle stanze enormi, e a tratti labirintiche, l’arte resuscita (sottoforma di immagini, installazioni…) gli spazi e come un brivido caldo e rassicurante porta colore in ogni mattonella e muro. Anche nei cessi. Le modalità espositive sono delle più creative e interessanti.

“Quante volte – spiega Tribu – vai a delle mostre insignificanti vuoi per l’incapacità di chi ospita vuoi per questioni di amicizia tra le parti. Il risultato è che restano esclusi artisti che invece qui possono essere riconosciuti per il proprio lavoro e trovare uno spazio”. La Santa è “operativa” da poco più di un anno, all’attivo ha mostre, proiezioni, occasioni d’incontro e più e più pomeriggi su e giù per le rampe del piano terra. Nell’era dei social network e del diluvio informatico, le attività che si propagano dalla Santa sfruttano soprattutto il passaparola, quasi come un “Fight club” senza pugni e maniaci.

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In autunno ha visto la luce “First floor“, lo spazio espositivo della colonia che ha inaugurato con la mostra fotografica di Cixini (il Man) & Robino. Poi sono arrivati Rospo & Tribu con le proprie istallazioni artistiche. A settembre c’è stata anche la tre giorni “Freeme” piccola sagra dello scatto libero con l’aggiunta di concerti, bbq e falò. “Per il futuro? Proiezioni, mostre, skate e R’n’R! Bronx ponente si nutre del quartiere, l’underground surfistico radicato è lo spirito che ha fatto nascere la Santa mentre i racconti di luoghi esotici si ricorrono, le nuove leve consumano la Mini (la rampa del piano terra) con i loro skate”.

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#SIAMOALTOP quando scatta la domanda inevitabile: “Ma quanto è costato sistemare tutto? “Tanta buona volontà” risponde Tribu che incalzato sul versante monetario è chiaro e netto: “Zero euro: le assi di legno sono tutto materiale di recupero e le braccia che hanno sistemato sono mie e di amici che ringrazio: Nik, Rider, Cixini, Robino, Cecc, Tabarez, Rospo, Vero, Vc, CarloRicci più quelli che ho dimenticato per maleducazione”. E la riqualificazione è servita… magia?

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Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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