L’ex Ministro Michela Brambilla interviene sull’allagamento che ha colpito Cesenatico, per capire se “il Governo ha intenzione di dichiarare lo stato d’emergenza in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche; se inoltre intende disporre la sospensione del pagamento dei tributi e degli adempimenti, in particolare, per le persone fisiche e le imprese sul territorio di Cesenatico e degli altri Comuni della Provincia di Cesena colpiti”. L’ex Ministro chiede inoltre “quali risorse il governo ritiene di stanziare per i lavori di somma urgenza nel Comune di Cesenatico – a cominciare dalla duna di protezione dell’abitato e dell’arenile, distrutta al 90 per cento – e negli altri Comuni colpiti, per garantire il normale svolgimento della stagione balneare; infine quali altre misure vuole adottare per sostenere gli operatori turistici fortemente danneggiati”.
Sono queste le richieste avanzate dall’ex Ministro del turismo, Onorevole Michela Vittoria Brambilla, in un’interrogazione al presidente del Consiglio e ai ministri delle infrastrutture e dello sviluppo economico sull’alluvione che ha colpito la Romagna e in particolare Cesenatico, con danni stimati, nel solo Comune balneare, per 32 milioni di euro. “Cesenatico – ricorda l’onorevole Brambilla – rappresenta un’eccellenza nell’eccellenza: l’industria turistica della riviera romagnola, che è la prima del Paese e una delle principali in Europa. Da sole Cervia e Cesenatico generano una spesa turistica di 750 milioni di euro l’anno. Nella stagione balneare del 2013 il Comune di Cesenatico ha accolto oltre 460mila turisti, di cui più di 82 mila stranieri. Non ci vuole molto per comprendere quali conseguenze economiche avrebbe anche solo una partenza irregolare o ritardata della stagione estiva. E’ dunque essenziale ed urgente che siano messe a disposizione del Comune somme adeguate per realizzare interventi indispensabili come il ripristino della duna di protezione e garantito agli operatori il massimo sostegno possibile”.