Una risposta “sconvolgente” quella dell’assessore alla Polizia Municipale, Piero Donini, (in quota Lega Nord) sul tema della sicurezza in città. Il consigliere Pd, Stefano Tappi, aveva presentato un’interpellanza sui furti in abitazione (clicca qui per leggere l’articolo) e martedì sera la discussione è passata in consiglio comunale.
“Sono rimasto abbastanza sconvolto dalla risposta del vice-sindaco Donini sul tema dei furti nelle abitazioni e nelle aziende – spiega il consigliere Tappi – Dopo avere riconosciuto che il problema sollevato è ‘serio e sentito’, l’assessore ha sostenuto che è tutta colpa del Governo e che l’amministrazione comunale non può farci assolutamente niente”.
Poi alla domanda su cosa intende fare l’amministrazione per tutelare i cittadini e arginare il fenomeno dei furti “ho ricevuto questa risposta: ‘l’amministrazione per diminuire il disagio sociale, sta mettendo a punto con la Polizia Municipale e i carabinieri la diffusione di protezione efficace, anche attraverso incontri con la comunità diretti a favorire sensibilizzazione e consapevolezza. In proposito sono allo studio momenti di incontro con la partecipazione delle forze dell’ordine attraverso assemblee nei quartieri per spiegare come proteggersi meglio’ – spiega Tappi – Quando ho provato a dire che mi sembrava veramente poco e ho proposto alcuni interventi già realizzati anche in altri Comuni, come ad esempio sistemi di video sorveglianza in punti strategici, maggiori controlli negli orari più sensibili, un volantino informativo da inviare a tutte le famiglie, dove spiegare come segnalare situazioni sospette e prevenire i furti, il vice-sindaco mi ha risposto che per lui l’unica via possibile è questa: ‘se uno entra in casa tua in piedi poi deve uscire da steso’. In altre parole per il vice-sindaco, assessore alla Polizia Municipale, per diminuire i furti occorre uccidere chi li commette. Praticamente un ritorno al far west“.
“Mi ha veramente sconvolto sentire in una sede istituzionale, un alto rappresentante del Comune che su un tema così importante e sentito risponde come un qualsiasi militante di partito che dialoga al bar con un amico”, conclude il consigliere Tappi.
