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Querela per diffamazione: la parola al sindaco

By 9 Aprile 2015 No Comments
Il sindaco Roberto Buda

Il sindaco Roberto Buda

“Il consigliere del Movimento 5 Stelle, Alberto Papperini, continua a non dire la verità”. Così la replica del sindaco Roberto Buda sulla querela per diffamazione presentata in Procura contro il grillino.

La mia querela è stata presentata il 16 aprile 2013 e non, come dice lui, pochi giorni fa – spiega il primo cittadino – Inoltre non riguarda solo le dichiarazioni di Bruna Righi, come dice lui, ma tutta una serie di accuse diffamanti sulla Variante del 6%. Inoltre voglio aggiungere che da parte della Procura non c’è stato nessun sequestro di documenti sulla variante al Piano Regolatore Generale negli uffici comunali, ma semplicemente una richiesta di avere copia di alcuni documenti”.

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Quindi il sindaco per “testimoniare” le sue dichiarazioni cita parte della querela: “In veste di sindaco sono assoggettato, da tempo, ad una indiscriminata, violenta e calunniosa opera di diffamazione e di denigrazione che, superando i limiti della continenza espositiva, si palesa come attacco gratuito e meramente ingiurioso e che, come tale, non può certamente essere valutato come espressione di un diritto di critica politica risolvendosi in una vera e propria ingiustificata e diffamazione”.

Il consigliere del Movimento 5 Stelle, Alberto Papperini

Il consigliere del Movimento 5 Stelle, Alberto Papperini

Viene poi riportato un episodio con “grave delitto di diffamazione” del 17 gennaio 2013 quando “sono stati pubblicati all’interno della cronaca locale di Cesenatico una serie di articoli dove Alberto Papperini mi ha diffamato sostenendo la consumazione, da parte del Comune che presiedo, di una serie di atti illegittimi, in violazione degli strumenti urbanistici locali vigenti”.

“Termino chiedendomi se sia possibile che quando gli esposti li fa Papperini, lui è il paladino della giustizia, quando invece li fanno gli altri, lui diventa il perseguitato dalla politica brutta e cattiva – conclude il primo cittadino – Papperini è abituato a offendere con troppa facilità e ho voluto tutelarmi almeno una volta. Magari poi andrà tutto nel cestino ma ritengo che non possa continuare a diffamare con questa facilità. Non è un atto intimidatorio, come afferma lui, anzi, è un invito ad abbassare i toni e a fare politica con la P maiuscola e non attraverso le calunnie e le offese. E’ da anni che faccio questo appello ma purtroppo Papperini non mi ascolta. Ricordo poi che la famosa variante al Prg tanto criticata è risultata legittima quindi le sue accuse si sono poi rivelate infondate”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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