Nel pomeriggio di domenica 12 aprile, rientrando in porto a Cervia, a circa 6 miglia dal porto, il socio del circolo nautico “Amici della Vela” di Cervia, Alberto Fusaroli, ha incontrato un bellissimo esemplare di squalo elefante, di una lunghezza stimata di circa 8 metri.
Lo squalo elefante è una specie di pesce unico rappresentante della famiglia delle Cetorhinidae. E’ il secondo pesce esistente più grande al mondo, dopo lo squalo balena. La sua lunghezza, normalmente dell’ordine dei 9 metri per i maschi e 8-9 metri per le femmine, può talora raggiungere i 12 metri, mentre il peso può arrivare sino alle 10 tonnellate.
È un pesce predatore di micro-plancton marino, che cattura nuotando lentamente a bocca aperta grazie alle branchiospine specializzate lunghe una decina di centimetri. I denti, seppur molto numerosi e disposti in cinque file parallele, sono corti e relativamente deboli. Tale squalo non rappresenta un pericolo per la maggior parte dei vertebrati. Diffuso in quasi tutti i mari temperati, lo squalo elefante si trova anche nel Mar Mediterraneo.
“Nel Mare Mediterraneo e nel Mare Adriatico non è una rarità – spiega Carla Rita Ferrari, dirigente responsabile della Struttura Oceanografica Daphne – infatti si tratta di uno squalo che si nutre di plancton di cui il nostro mare è molto ricco, in particolare in questa stagione, nella quale fioriscono le alghe”.