Parliamo di cani? Ebbene sì… la parola stessa racchiude o almeno dovrebbe, tutto ciò che comprende il significato del loro essere “canino”. Troppo spesso però mi capita di vedere cani di piccola taglia come ad esempio Carlino, Chiwawa, Pincher… “umanizzati” all’inverosimile.
Qualche esempio? Cani portati a mano dentro le loro apposite borse di vari modelli o colori, cani seduti a tavola o addirittura in braccio al loro proprietario che di tanto in tanto li imbocca prendendo cibo dal proprio piatto, oppure li vedo a passeggio con i loro cappottini anche quando fuori ci sono più di 20 gradi. Cani che immediatamente vengono afferrati per le loro pettorine e presi in braccio dal loro proprietario terrorizzato, quando in strada si vede arrivare in lontananza qualche cane di grossa/media taglia nonostante sia tenuto al guinzaglio.
Quest’ultima è una scena ricorrente e puntualmente cosa accade? Accade che il cane più grosso tenda ad ignorare il più piccolo che invece pare essere inferocito, ringhiando o abbaiando contro di lui. Perché? Per prima cosa questi piccoli pelosi non hanno avuto quasi mai una buona socializzazione con i loro conspecifici, spesso proprio perché i loro proprietari, per ansia o per paura hanno preferito tenerli a debita distanza dagli altri cani. Generalmente vivono a stretto contatto solo con il loro proprietario a tal punto che il rapporto diventa spesso morboso.
In casa gli viene concesso tutto ma al di fuori invece, non hanno mai modo di affrontare da soli le loro paure, perché al minimo problema c’è subito pronto il loro proprietario a coccolarli o peggio ancora a prenderli in braccio. Quindi all’incontro con un altro cane, per prima cosa assorbono tutta la tensione che il loro proprietario gli trasmette e in più non avendo mai socializzato, vedono il peloso più grosso, come una minaccia, sebbene nel linguaggio canino dall’altra parte non ci siano affatto segnali di attacco.
Il consiglio che vorrei dare a questi proprietari è quello di pensare che il loro amico a quattro zampe, nonostante la piccola taglia, è e vuole essere un cane proprio come tutti gli altri. Deve poter socializzare, fare attività, camminare, correre (visto che non a caso è munito di zampe). Deve poter esplorare il mondo al di fuori delle quattro mura domestiche. Deve imparare ad affrontare le proprie paure avendo al suo fianco un bravo proprietario che gli trasmetta sicurezza, ma non con coccole o inutili paroline rassicuranti (come si farebbe con un bambino) perché in questo modo andrà solo a confermare le insicurezze del suo amico a quattro zampe.
Se si ama davvero il proprio cane, piccolo o grande che sia non bisogna mai dimenticare la sua natura rispettandolo per quello che è, conservando così anche la sua dignità. Il cane vi sarà grato!