Lo chef Francesco Lubelli
Uno chef sotto zero. Francesco Lubelli è tornato da alcune settimane a Cesenatico, dopo essere stato per quattro mesi in una base Enea con temperatura a -30 gradi in Antartide, con luce per 24 ore, in qualità di chef nella Mario Zucchelli station.
“Questa è la mia quinta spedizione. Sono partito il 12 ottobre, mentre il ritorno è stato il 13 febbraio – racconta Francesco Lubelli – In un ambiente così delicato e difficile, la cucina ha un valore che va ben oltre il preparare degli ottimi pasti. La colazione, il pranzo e la cena sono momenti conviviali e sono l’unico svago dei ricercatori della base, ma soprattutto scandiscono il tempo. Così dopo che i ricercatori sono stati fuori per ore a temperature estreme, sedersi a tavola davanti ad un buon pranzo è molto più importante di quel che si può pensare”.
Lo chef Francesco Lubelli
Alla sua seconda missione, l’aiuto chef, Luigi Iaia, anche lui di Cesenatico, 30enne e di professione pizzaiolo. “L’ho portato con me per preparare la pizza, realizzata da un vero professionista – continua Francesco Lubelli – Poi il menù presenta anche tagliatelle e piadina. Inoltre ogni menù prevede due primi, due secondi, due contorni e antipasti”.
Ma come è iniziata questa esperienza? “Ho risposto a un annuncio sul web, quindi sono seguiti tutti gli esami sanitari e sono partito. E’ un’esperienza fantastica, le condizioni sono difficili, basta pensare che quando arriviamo la temperatura è di – 30 gradi, mentre a gennaio sale a -10. Ho festeggiato il mio compleanno, Natale e Capodanno al Polo, inoltre quest’anno abbiamo anche festeggiato la nascita del bambino di Luigi, il mio aiuto chef. Ogni occasione è giusta per festeggiare e avere qualche momento di svago”.
I carichi alimentari arrivavano via aereo con C130; poi il cibo viene depositato nella grotta frigorifera a 5 chilometri dalla base: “In questi anni ho conosciuto persone fantastiche e devo dire che abbiamo creato una bella squadra – concluse Francesco Lubelli – Un aspetto fondamentale, quando stai tanti mesi lontano dagli affetti e dalla famiglia”. E allora come non pensare alla sesta spedizione?
LE FOTO.
L’aiuto chef Luigi Iaia e lo chef Francesco Lubelli
L’aiuto chef Luigi Iaia e lo chef Francesco Lubelli
