
“Favorire la conoscenza del nostro mare è un punto di partenza fondamentale per difenderlo e salvaguardarlo – afferma l’assessore regionale alle Politiche ambientali Paola Gazzolo -. Nel 2012, proprio per monitorare lo stato di conservazione delle tartarughe e la qualità delle acque, promuovere iniziative di ricerca scientifica e coordinare le strutture di soccorso presenti sul territorio, la Regione ha dato vita alla Rete per la conservazione e la tutela delle tartarughe marine dell’Emilia-Romagna, che riunisce enti locali, Università, Capitaneria di porto, Corpo forestale dello stato e altre associazioni ambientali. L’attività svolta in questi anni – conclude Gazzolo – è un esempio di come si possa valorizzare in modo integrato quella straordinaria risorsa che è l’Adriatico e di quanto sia importante l’attività di sensibilizzazione rispetto al tema della protezione dell’ambiente marino-costiero”.
Il Tartaday 2015 è stato accreditato come evento satellite ufficiale della Green Week, la più importante conferenza annuale sulle politiche ambientali promossa dalla Commissione Europea.

Secondo uno studio recente nell’arco di dieci anni l’indice di recupero delle Caretta caretta sulle coste dell’Emilia-Romagna è stato pari a 7,5 tartarughe per chilometro, contro una media nazionale di 0,4: un indice che dimostra la consistente presenza delle tartarughe in questa zona e l’esistenza di un sistema organizzato per il recupero.
