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Eventi e Cultura

“Pane bianco tostato, liscio e quattro polli fritti e una coca”

By 16 Giugno 2015 Giugno 17th, 2015 No Comments

the-blues-brothers-originalA cura di Paolo Pasini

Il 16 giugno è una data che gli amanti del blues celebrano come festività comandata. In questa giornata ricorre il trentacinquesimo anniversario della premiere del film cult “The Blues Brothers”. Chi non ha visto almeno una volta questo film? Chi non ha almeno cantato e ballato al ritmo di “Everybody needs somebody to love”?

La storia della musica blues è ricca ed articolata, piena di grandi artisti e nomi eccellenti come Johnn Lee Hooker, Ray Charles, BB King (di cui abbiamo già parlato in questa rubrica), ma una delle tante pietre miliari è anche la storia dei Blues Brothers. Nati dalla mente creativa dell’indimenticabile John Belushi (scomparso nel 1982) e del suo socio artistico Dan Akroyd in occasione di uno sketch per il Saturday Night Live del 1978, i Blues Brothers presero vita propria diventando un vero cult degli anni ’80. Leggenda che tutt’ora continua a vivere negli amanti del genere.

I due comici strutturarono uno sketch nel quale, vestiti eleganti in smoking nero con occhiali da sole e cappello, cantavano insieme ad una Band eccezionale, versioni rivisitate dei classici Rhythm’n Blues anni ’70. Il numero comico ebbe talmente successo che i due continuarono a fare con la Band concerti per tutti gli States ed uscirono alla fine del 1978, con un loro primo album: “Briefcase Full OF blues”. La fama ed il successo della Band fu cosi grande ed immediata che in breve tempo, con l’aiuto della mente creativa di John Landis (regista eccentrico e creativo), i Blues Brothers diventarono un film che uscì il 16 Giugno 1980.

Il film racconta le imprese dei due fratelli Jack ed Elwood Blues che, spinti da una Sacra illuminazione, vogliono ricreare la loro ex Band (appunto la Blues Brothers Band) per ottenere i fondi necessari per salvare l’orfanotrofio dove sono cresciuti. Nel loro peregrinare lungo l’Illinois (prima per organizzare il concerto, poi per portare i fondi all’amministrazione creditrice a Chicago), vanno incontro a numerosi inconvenienti ed avventure che renderanno il loro viaggio più che avventuroso.

Il film è ben sceneggiato, John Landis riesce sempre a dare un taglio semiserio alle disavventure dei nostri eroi, ci sono numerose battute che sono diventate un “cult” (come la scena nelle fogne nella quale Belushi racconta alla fidanzata abbandonata i motivi della sua fuga) ed un lungo ed interminabile inseguimento dalla periferia fino al centro di Chicago, distruggendo un numero spropositato di auto della polizia. Indimenticabile anche lo sconto con i “Nazisti dell’Illinois” e la citazione della “Cavalcata delle Valchirie” mentre l’auto dei Nazisti precipita dal cielo (mitica la frase: “ti ho sempre amato”).

 

La Band del film è la stessa originale Band dei Blues Brothers del 1978. Nomi eccellenti come Steve Cropper alla chitarra (co-autore insieme a Otis Redding di grandi successi soul degli anni 70, primo fra tutti “The dock OF the bay”), Blu Lou Marini al sax (jazzista di fama internazionale), Donald Duck Dunn al basso (bassista di Otis Redding, Sam & Dave, Rufus Thomas e tanti altri), Matt “guitar” Murphy alla chitarra (chitarrista di Etta James, Chuck Berry) e tanti altri.
Nel film non compare, ma ha fatto parte della Band dal 1978 al 1980 anche un giovanissimo Paul Shaffer al piano, Paul Shaffer per chi non lo conosce, è il pianista e direttore della Band del Dave Letterman Show.

Parlare dei Blues Brothers è sempre bello, per chi lo ama e per chi lo ha visto innumerevoli volte come me, ci sarebbero tante cose da dire e da raccontare stando ore ed ore a ricordare gli aneddoti del film, le sceme divertenti e le battute di John Belushi. Chi ancora non lo ha visto o è passato tanto tempo dall’ultima visione, questo suo trentacinquesimo anniversario può essere un buon motivo per fare un ripasso.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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