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Eventi e Cultura

Cristina Donà contro tutti i banali luoghi comuni

By 19 Luglio 2015 No Comments

 

unnamed-485x312a cura di Paolo Pasini

Quando si vuole dire a qualcuno che nonostante il tempo le cose non sono cambiate, si possono citare le poetiche parole del capolavoro musicale di Cristina Donà “Universo”: “Niente è cambiato anche se tutto è diverso”. Con questo incipit termina il ritornello di una stupenda canzone nata dalla creatività di una delle più innovative cantautrici italiane.

Cristina Donà, all’anagrafe Cristina Trombini Sapienza manifesta amore per la musica fin da bambina, dopo il liceo artistico si diploma all’accademia delle Belle Arti di Brera e prima di intraprendere la carriera di musicista, lavora come scenografa nel mondo delle produzioni musicali. Le influenze che concorrono a plasmare la sua vena artistica vanno da Bruce Springsteen a Sinead O’Connor a Tom Waits e Joni Mitchell. Con il tempo Cristina matura la necessità di esprimere la propria arte con la musica trovando “stretta” l’espressione grafica, passando quindi a scrivere e a cantare la sua musica.

Agli albori della carriera apriva i concerti di gruppi Indie già di spessore come gli AfterHours con canzoni per voce e chitarra, fino al 1996 quando 5 anni dopo il suo esordio, riesce a cominciare la produzione del suo primo album: “Tregua”. Contemporaneamente partecipa a “Matrilineare”, una sorta di album al femminile con canzoni tutte dedicate al gentil sesso edito da un consorzio di produttori indipendenti, pubblicando il suo singolo “Terra Blu”. “Tregua” esce nei primi mesi del 1997 e riscuote subito buoni giudizi di critica ed importanti riconoscimenti.

Seguono alcuni anni di intensa attività creativa che porta Cristina Donà a fare numerosi concerti, numerose collaborazioni con artisti importanti della scena indipendente italiana e a lavorare al materiale per un nuovo album. La sua carriera è da questo punto tutta in ascesa, Cristina anno dopo anno pubblica album nuovi, realizza importanti collaborazioni con artisti internazionali come Ani Di Franco, Sarah Jane Morris o italiani come Morgan, Niccolò Fabi o Giuliano Sangiorgi.

La signora della poesiaCristina Donà non è solo una cantante o una musicista, è prima di tutto una poetessa. I suoi testi sono delle vere e proprie poesie:
“dentro una vertigine che danza e ci porta al di là del tempo sino a ritornare sulle labbra” da “Universo”, oppure
“Il senso delle cose si nasconde dietro alle persone. Il senso delle cose si racconta con parole silenziose” da “Il senso delle cose”.

Ogni sua canzone, oltre alla stupenda voce con la quale canta ed armonizza la sua stessa armonia (le voci dei controcanti sono sempre le sue), sono vere e proprie poesie in musica. C’è n’è una per ogni situazione, una per ogni occasione. Ogni suo album si ascolta tutto in un fiato, tutte le canzoni sono un’esperienza da vivere.
Difficilmente si trovano cantautori che sanno rinnovare i loro testi e non cadono sempre sul banale binomio “Cuore-amore” e tutte le vicissitudini legate ad esso.
Anche grandi nomi del calibro di Ligabue, quando si trovano a corto di idee si rifugiano negli stereotipi poetici, mentre Cristina Donà ogni volta che esce con un album nuovo, è in grado di re-inventarsi e stupire di nuovo con musica e testi originali.

Come già anticipato in apertura, il suo indiscusso capolavoro è “Universo”, ma ce ne sono altre altrettanto belle ed intense. Se ancora non avete mai ascoltato nulla di Cristina Donà, è giunta l’ora di farlo. Aggiungerete una nuova pietra preziosa al vostro portagioie musicale.

 

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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