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Eventi e Cultura

La Casa del Pescatore compie 70 anni

By 22 Luglio 2015 No Comments

Era il 22 luglio 1945, quando alla pensione Giardinetto, in viale Leonardo da Vinci a Cesenatico, con un atto notarile redatto dal dottor Alipio Diambri, si costituì la “Cooperativa fra marinai e pescatori” di Cesenatico, denominazione che il 2 novembre 1948, sarà modificata nell’attuale Cooperativa Casa del Pescatore Società cooperativa a responsabilità limitata.

pescatoriLa storia. In Europa la guerra era terminata da poco più di un mese, mentre in Asia si combatteva ancora, quando la cooperativa iniziò a muovere i suoi primi passi. Erano tempi di grandi passioni ideali, di voglia di ricominciare, che però si dovettero giocoforza misurare con i lutti, la distruzione e la miseria che il secondo conflitto mondiale lasciò dietro di sé.

La flotta peschereccia era andata quasi completamente distrutta, perché affondata dalle truppe tedesche prima di battere in ritirata o perché auto affondata in maniera “più morbida” dai marinai stessi, per evitare che l’operazione fosse eseguita senza nessun riguardo dagli occupanti in fuga.

I moli del porto erano stati distrutti con la dinamite e la stessa sorte era toccata ai ponti cittadini, cosicché l’accesso al porto e la navigabilità del canale, risultavano quanto mai complesse, così come non va dimenticato che il mare era disseminato di mine, che rendevano pericolosissima la pesca.

Purtroppo proprio in uno di questi ordigni, il 14 febbraio 1946, incapperà il trabaccolo da pesca Giovanna Giuseppina. Nell’urto e nell’esplosione che ne conseguì moriranno i quattro giovani marinai che formavano l’equipaggio del natante: Mario Pagan, Giuseppe Casali, Dante Rossi e Dario Pagliarani. Uomini che unirono le loro singole debolezze per superare la difficile contingenza e ricominciare. E’ questa la spinta che portò alla nascita della cooperativa.

pescatoriI primi atti di cooperazione compiuti dai primi amministratori della società, rappresentano appieno alcuni sentimenti: dato l’esiguo numero di imbarcazioni disponibili, viene ideato un sistema di turnazione degli equipaggi, per consentire a più soci di assicurare il minimo di sostentamento alle proprie famiglia; per sopperire alla carenza di imbarcazioni, venne stipulato un accordo con i rappresentanti della proprietaria terriera, la “Nobil donna” baronessa Antonia Cacciaguerra, con il quale si definiva l’acquisto di 29 pini da utilizzare per la riparazione e la parziale ricostruzione dei pescherecci.
In quegli anni, la città di Cesenatico basava ancora il proprio sostentamento sulla pesca e sul commercio ittico. Il grande sviluppo economico e la sua evoluzione in rinomata località balneare e turistica, avverranno soltanto in una fase successiva.

cooperativa casa pescatore“La cooperativa, nel corso di questi settant’anni, ha assistito e accompagnato i pescatori di Cesenatico nella loro attività e nei cambiamenti che il loro lavoro ha subito nel corso tempo – spiega il presidente Arnaldo Rossi – Quello del pescatore, è un lavoro durissimo, svolto in larga parte nelle ore notturne e d’inverno in condizioni ambientali terribili. Forse è proprio dall’asprezza dell’attività esercitata, che discendono la durezza e il pragmatismo che da sempre caratterizzano la categoria dei pescatori in genere e quindi anche la marineria di Cesenatico. Tuttavia chi conosce bene questo ambiente e ne apprezza la schiettezza, sa che si tratta di un mondo composto da persone vere, capaci di grande amicizia e di straordinari slanci di generosità. Avremo modo, dopo la stagione estiva, di festeggiare con i soci, gli amici e la città questo importante compleanno della cooperativa. Lo faremo con alcuni eventi culturali che sono già in fase avanzata di preparazione”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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