Proseguono i servizi di controllo del territorio da parte del Comando dei carabinieri di Cesenatico, rafforzati nel periodo estivo e volti soprattutto a prevenire e reprimere i reati contro il patrimonio.
Nella nottata di giovedì 23 luglio, i militari dell’Aliquota Radiomobile hanno fermato, controllato e sottoposto a perquisizione personale e veicolare due diverse autovetture, i cui conducenti, poi denunciati in stato di libertà per porto di armi e oggetti atti a offendere, si aggiravano con fare sospetto.
Nel primo caso, i carabinieri hanno notato, a Villamarina, un’Audi A3 con a bordo un cittadino di nazionalità rumena, 26 anni, in Italia senza fissa dimora, che è stato trovato in possesso, e appoggiato sul sedile lato guida, di un manganello artigianale di colore nero lungo quasi 60 cm.
Nel secondo caso, nella zona di via XXV Luglio a Cesenatico, intorno alle 3.30 è stato segnalato da un cittadino come sospetto uno scooter. Immediatamente intervenuti, i militari, dopo avere identificato il conducente in un uomo, 20enne, residente a Cesenatico, lo hanno trovato in possesso di un coltello da cucina lungo 35 cm, con una lama di 23, celato all’interno dell’auto di sua proprietà.
Entrambe le armi sono state sottoposte a sequestro.
I carabinieri invitano la cittadinanza a farsi parte attiva nella segnalazione, sia di giorno che di notte, facendo uso dei numeri di pronto intervento (112), come nel secondo caso accaduto qui a Cesenatico, di tutto ciò che possa sembrare sospetto, senza aver alcun timore di far effettuare alle pattuglie in servizio interventi ritenuti a priori “inutili”.
Inoltre, quando si è vittima di reati, soprattutto sulla pubblica via, è necessario allertare immediatamente il pronto intervento facendo uso dei numeri di pubblica emergenza e non recarsi poi successivamente a denunciare i fatti, al fine di dare la possibilità di ricercare subito gli autori degli eventuali reati.
Infine, siccome si stanno sempre più registrando, anche su scala nazionale, reati commessi ad opera di sedicenti carabinieri o comunque appartenenti a una forza di polizia o ancora che si presentano con identità diverse, come “funzionari di enti pubblici”, si sensibilizza l’opinione pubblica su questo delicato aspetto, per richiamare l’attenzione soprattutto degli anziani sul fenomeno, per evitare truffe a loro danno.