Il consigliere provinciale Pd, Emanuela Pedulli, chiede al sindaco di Cesenatico Roberto Buda di attivarsi per il nuovo polo scolastico di via Torino.
“Dal Ministero dell’Istruzione potrebbe essere in arrivo una buona notizia per il futuro del polo scolastico di via Torino, promesso dal sindaco ma mai iniziato – interviene la Pedulli – Il Governo Renzi attraverso il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca) ha, infatti, recentemente approvato un nuovo decreto che sblocca fondi per la costruzione di scuole innovative. Si parla di 300 milioni su base nazionale che saranno suddivisi tra le Regioni”.
“All’Emilia Romagna sono stati destinati 19.542.138,35 euro. Ora ogni Regione avrà tempo fino al 15 ottobre per selezionare fino a 5 progetti innovativi da inserire in graduatoria per l’erogazione del finanziamento. Si tratta di un’occasione da non perdere – afferma la consigliera provinciale, con delega all’Istruzione ed Edilizia scolastica del comprensorio cesenate, Emanuela Pedulli – Nella giornata di venerdì 18 settembre la provincia di Forlì-Cesena ha inviato il decreto e la scheda di adesione a tutti i Comuni del territorio, i Comuni a loro volta avranno tempo per rispondere fino al 28 di settembre”.
“Si tratta di un modulo molto semplice – spiega la Pedulli – attraverso il quale i Comuni dovranno descrivere l’intervento per il quale chiedono il finanziamento, oltre ad una serie di documentazioni relative all’area individuata per la nuova costruzione”.
Il secondo step è in programma in data 5 ottobre quando la Regione incontrerà le province e la Città Metropolitana di Bologna in una conferenza di servizi finalizzata a selezionare e individuare le manifestazioni di interesse da inviare al Ministero. “Anche in questo passaggio – spiega la consigliera Pedulli – siamo a disposizione per collaborare affinché si possa valorizzare la proposta di Cesenatico”.
Poi conclude: “Ora, vista l’occasione mi auguro che il sindaco non si faccia sfuggire l’opportunità – come purtroppo si è verificato in passato – e attivi subito tutti gli uffici per aderire in maniera rapida alla proposta. Il momento degli slogan e delle chiacchiere è finito, ora occorre lavorare seriamente per cercare di reperire quei fondi che il Comune in due anni non è mai stato in grado di intercettare”.