“Da ormai 30 giorni gli Ispettori Ministeriali, nominati per accertare eventuali incongruenze all’interno del bilancio di previsione 2015 del Comune di Cesenatico, presenziano quotidianamente in Comune. Mercoledì mattina gli Ispettori hanno incontrato i revisori dei conti per un colloquio strettamente personale, verificando quei capitoli di spesa che hanno portato ad un parere negativo da parte degli stessi revisori”.
Così Davide Martini, responsabile bilancio del Movimento 5 Stelle di Cesenatico interviene sulla “visita” degli ispettori del Ministero dell’Economia in Comune a Cesenatico (clicca qui per leggere l’articolo): “In particolare sono stati presi in esame quei crediti considerati inesigibili, derivanti principalmente da multe ai venditori abusivi per oltre 2 milioni di euro, furbescamente inserite dalla Giunta Buda nel capitolo delle entrate per far risultare il bilancio in attivo, ma che in realtà non sono e non potranno mai essere riscossi, quindi inesigibili – spiega Martini – Gli stessi revisori dei conti, nel motivare la bocciatura del bilancio, hanno evidenziato l’inesigibilità di quei 2 milioni e quindi l’inopportuna presenza all’interno delle entrate correnti. Questa partita creditizia andava eliminata in partenza, indicandone l’inesigibilità, mentre invece la Giunta ha mantenuto quei 2 milioni di euro nelle entrate per mascherare la situazione ancor più critica di quanto già non lo fosse”.
“Chi si troverà ad amministrare Cesenatico dal maggio 2016, dovrà depurare il bilancio da tutte quelle voci tossiche che inficiano il suo vero valore di partenza. Sarà necessario operare un taglio del 10% della spesa corrente (3 milioni di euro) con una vera rivoluzione all’interno dei diversi settori di bilancio: revisione dei contratti di servizio e super-stipendi di Cesenatico Servizi; rivedere i carichi di lavoro e ruoli dirigenziali comunale; consulenze e incarichi legali; trasferimenti con contributi patrocinati dal Comune a favore di discutibili iniziative; evitare di sprecare risorse pubbliche in opere inutili (vedi rifacimento e dismissioni di rotonde già esistenti, bidoni interrati, pseudo-riqualificazione di metà via Colombo) – conclude Martini – Il passaggio successivo dovrà essere quello di abbassare la pressione fiscale per dare risposte concrete alla cittadinanza e alle attività produttive”.