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a cura di Paolo Pasini

L’Australia è un paese bellissimo, affascinante, tutto da scoprire e ricco di paesaggi mozzafiato. Ma è anche così lontano che tutto quello che succede li, in Europa, ha sempre poca o scarsa eco. Oggi vogliamo parlare di un gruppo giovane, giovane nel senso che è composto da ragazzi molto giovani, ma cmq molto bravi e promettenti. Siamo sempre nella scena Indie Rock come da tradizione della nostra rubrica e parliamo di una band australiana nata nel 2009 con il nome “San Cisco” sulle ceneri di un’altra band chiamata “King George”.

image001La storia di questa band ricalca un po’ i sogni ed i desideri di tutti gli adolescenti: l’amicizia di 3 giovani ragazzi liceali che andavano a scuola insieme li spinse a creare il nucleo iniziale del gruppo. Erano Jordie Davidson, Josh Biondillo e Scarlett Stevens. Quando dopo aver suonato in varie band, incontrano Nick Gardner, il sodalizio viene definitivamente stretto e l’attività dalla band parte ufficialmente. Il nome “San Cisco” non ha nessuna attinenza alla città di San Francisco, spiegano i quattro, “ma lo abbiamo scelto perché non significa nulla, un po’ come una tela bianca sulla quale chiunque può scrivere o disegnare quello che gli piace”.

Il loro esordio è siglato con un EP alla fine del 2010, un vero EP d’esordio, registrato a Perth per una piccola etichetta indipendente la “Western Australia”. Il piccolo album “Golden Revolver”, contiene cinque brani scritti dai San Cisco in collaborazione con Matt Chequer, batterista di un’altra band australiana già più affermata.

L’EP di debutto riceve una buona critica ed un discreto successo di pubblico che permettono ai San Cisco di farsi conoscere nel paese. Circa due anni dopo, nel febbraio 2012, pubblicano un secondo EP, “Awkward”, album che rivelato poi in una intervista rilasciata successivamente all’uscita del disco, racconta di un’episodio spiacevole di Stalking perpetrato nei confronti di Davieson e Scarlett (il cantante e la batterista) da parte di un fan troppo invadente.

Questo EP, sotto la guida di una Major australiana (la Albert Production) riscuote un buon successo anche in Europa tant’è che la stampa British loda le capacità artistiche di questa giovane band. Il video di “Awkward” riceve su Youtube oltre 5.500.000 visualizzazione in breve tempo, segno del successo sempre crescente di 4 ragazzi australiani. Nello stesso anno, abbandonata la Albert Production per passare alla Fat Possum Records (vicina all’americana RCA), i San Cisco progettano di pubblicare in novembre il loro album d’esordio, l’omonino “San Cisco”.

 

L’album verrà pubblicato dalla Fat Possum in tutto il mondo tranne che nella loro terra, l’Australia, scelta dovuta al fatto che nel paese scelsero di fare uscire l’album con due singoli in più e pubblicati dalla Island City Records. Il primo singolo “Wild Things” riscuote immediatamente successo in tutto il paese ed anche nel resto del mondo dove viene promosso massicciamente confermando l’ascesa della band nel mercato mondiale.

Da citare la loro versione cover della canzone dei Daft Punk “Get Lucky” uscita nel 2013 ed eseguita live in un programma radiofonico australiano. Questa esibizione unplugged, riscosse molto successo su youtube: numerosi sono i video pubblicati, ognuno di essi con tante visualizzazioni. I 4 ragazzi, seppur giovani, in questa esibizione dimostrano di saper suonare bene e di possedere grandi doti musicali. L’arrangiamento della cover, semplice e semplificato, permette ai San Cisco di suonare con tanta semplicità e altrettanta capacità, una canzone molto conosciuta che gli fa da ulteriore trampolino commerciale. Da citare la voce di Jordi Davieson e le performances ai bonghi di Scarlett Stevens.

I San Cisco sono una band fresca, giovane, frizzante. La loro tenera età però non tradisce ed i 4 musicisti dimostrano di saper suonare bene e soprattutto di saper suonare bene insieme. La loro musica è considerata dalla critica di settore in Australia una musica “croccante”, “aerodinamica”, “cappellona” ed ovviamente “Indie”. Tutti aggettivi tipicamente British per definire la frizzantezza e la freschezza di una giovane band indipendente. Jordi Davieson ha una bellissima voce, calda ed avvolgente, forse ancora in fase di sviluppo data la giovane età (speriamo non cambi, ma migliori solamente, ndr.), molto intonato e con una discreta estensione di ottave. Il loro genere è difficilmente inquadrabile in uno standard già sentito, è più un genere che possiamo definire “San Cisco” data la presenza di sonorità e stili molto originali.

Le canzoni dell’album d’esordio “San Cisco”, a partire dal singolo Wild Things, sono tutte belle fin dal primo ascolto. Risultano piacevoli e non lasciano mai il “sapore” della boyband meteora che indovina un album grazie ad un colpo di fortuna e poi sparisce, ma lascia nell’ascoltatore la voglia di sentire un nuovo album. Il consiglio che vi diamo è quello di approfondire la conoscenza dei San Cisco, per conoscere di più una band appartenente ad un panorama musicale molto lontano da noi come quello australiano e quindi poco esplorato, e soprattutto perché sono un giovane promettente band che merita.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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