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Crociata di Donini contro la “vulgata terzomondista”

By 6 Novembre 2015 No Comments
profughi/livingcesenatico

foto repertorio

“Apprendiamo dalla stampa – si legge in una nota dell’assessore Donini – che un’associazione locale, denominata “Per Cesenatico”, ha organizzato un incontro pubblico con gli stranieri ospitati a spese dei contribuenti a Cesenatico da circa un anno. Stranieri che hanno causato non pochi problemi alla comunità cesenaticense, vedi i gravi fatti riconducibili a spaccio di droga, vendita abusiva di merce, ecc. Ovviamente l’associazione “Per Cesenatico” è libera di organizzare incontri, pur nell’ambito della legalità, tuttavia ci chiediamo se l’iniziativa sia stata concordata e in che termini con la cooperativa Cad che gestisce la permanenza di questi immigrati a Cesenatico e che ha dato già prova di una certa superficialità, soprattutto in ordine al controllo sull’attività di questi stranieri, che, evidentemente, non sono tutti ‘bravi ragazzi’ come la vulgata terzomondista e deliranti tesi immigrazioniste vogliono far passare nell’opinione pubblica“.

“Il Comune di Cesenatico non ha mai dato ufficialmente il proprio benestare alla permanenza dei sedicenti profughi nel territorio comunale e, anzi, ha obiettato alle

L'assessore Pier Luigi Donini

L’assessore Pier Luigi Donini

richieste della Prefettura che queste presenze, in località turistiche, sono problematiche. Di qui, l’indizione del bando prefettizio vinto dalla cooperativa Cad che ha individuato, come struttura di accoglienza degli stranieri, prima l’hotel Sintini, rivelatosi poi non a norma, poi l’hotel Splendid. Il Comune, e nella fattispecie il sottoscritto in quanto assessore con delega all’immigrazione e alla sicurezza, ha comunque continuato a lavorare perché questi stranieri siano trasferiti al più presto e, con questo obiettivo, abbiamo già richiesto un incontro al Prefetto”.

“Ricordiamo anche che la stragrande maggioranza di questi stranieri, impropriamente denominati profughi, non fuggono da situazioni di guerra o di persecuzione, ma sono semplicemente immigrati economici entrati clandestinamente in Italia con le più svariate intenzioni, non sempre legittime, e con storie alle spalle non verificabili e talvolta, come accaduto, del tutto inventate. Per questo, qualsiasi amministrazione comunale, prima di ogni altra attività, deve farsi carico del rispetto della legalità e della tutela della propria comunità: compito che noi ci assumiamo in pieno, con il pragmatismo, la trasparenza e la chiarezza necessarie. Caratteristiche che, purtroppo, sono alquanto carenti in chi affronta la difficile materia dell’immigrazione clandestina accecato da miope buonismo ideologico”.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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