Si è svolta nei giorni scorsi una complessa operazione di controlli in materia di pesca, disposta dalla Direzione Marittima di Ravenna per l’intera Regione Emilia Romagna e condotta, nella Provincia di Forlì-Cesena, dal personale della Guardia Costiera di Cesenatico.
I controlli, effettuati sia in mare che a terra, hanno riguardato tutti gli anelli della filiera ittica, dal prelievo in mare, alla distribuzione al grande pubblico, passando per vari centri e depositi di lavorazione del prodotto che pure non mancano in provincia.
Cinque gli illeciti rilevati dai militari di Cesenatico, con sanzioni elevate per un importo complessivo di 6.500 euro. In particolare è stato verbalizzato un autotrasportatore orientale, diretto al mercato toscano, colto in flagrante mentre caricava del pesce acquistato in porto, a bordo del proprio automezzo sprovvisto delle necessarie autorizzazioni sanitarie.
Per quanto riguarda l’attività svolta in mare, invece, si evidenzia il sequestro, operato dalla Motovedetta in dotazione all’Ufficio, di una rete da pesca, del tipo “da posta”, lunga oltre 1 km, abusivamente posizionata in zone vietate. Le reti “da posta” in particolare, qualora impiegate abusivamente, rappresentano, oltre che un danno per la conservazione delle viarie specie ittiche, anche un rischio per le tante tartarughe che in questo periodo popolano il mare Adriatico.
Le attività di controllo, finalizzate sia alla tutela delle specie ittiche che a quella della salute umana, con la verifica del rispetto delle rigorose norme in materia igienico-sanitaria, continueranno anche al di fuori dell’operazione complessa, soprattutto in vista delle prossime festività natalizie, con ispezioni mirate organizzate congiuntamente ai veterinari dell’Ausl.