Mercoledì 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le donne, istituita dall’assemblea generale dell’Onu in seguito al noto incontro femminista tenutosi a Bogotà nel 1981.

In Italia la giornata è stata istituita nel 2005. Dal 2005 al 2014 in Italia sono state uccise 1157 donne: una vera e propria strage. Nel 2014 in particolare il numero delle donne che sono state private brutalmente della loro vita è arrivata a 115 casi, un dato di poco superiore ai livelli registrati nel 2008 (113). L’oscillazione di questa indagine, secondo l’osservatorio della Casa delle Donne, è legata al tempestivo intervento che separa il tentato omicidio dal femminicidio vero e proprio. Nel 59% dei casi il partner è l’autore dell’assassinio e solo nell’11% dei casi si tratta di un ex, ma l’elenco è lungo, e si trovano figli, parenti, padri, clienti, colleghi o datori di lavoro e solo nello 0.87% si tratta di persone sconosciute. Secondo la statistica la fascia d’età tra i 46 e i 60 anni è quella che nello scorso anno è stata più colpita (il 25% dei casi).
“Lo Stato e gli Enti Locali hanno cercato di avviare una campagna nazionale per la sensibilizzazione ad un problema davvero dilagante, a una situazione a cui occorreva (e occorre tuttora) porre rimedio – commenta l’assessore alle pari opportunità Lina Amorino – Anche Cesenatico ha tentato di fare la sua parte, rinnovando lo scorso anno il Centro Donna, dotandolo di uno sportello psicologico, legale e sociologico. Inoltre abbiamo dato vita a proposte per la promozione del Codice Rosa negli ambienti sanitari approvato con la risoluzione in Regione nel marzo 2014. Nel 2013 è stato istituito un alloggio protetto a indirizzo segreto per le donne vittime di stalking e il Comune ha aderito alle campagne nazionali per la salute e contro la violenza sulle donne. Queste situazioni vanno valutate in tutta la loro complessità e in tutte le forme con cui si manifestano – continua l’assessore – violenza fisica, violenza psicologica, sessuale, economica e politica. Sono violenze anche le minacce, le persecuzioni; si tratta di azioni che sconvolgono lo stile di vita delle vittime ed è nostro compito stare vicino alle donne”.


