Difformità di esecuzione e un progetto che non rispecchia la qualità strutturale promessa. Queste le due ipotesi accusatorie che vedono la Magistratura indagare sui lavori all’ex lavatoio di Cesenatico, lavori fermi ormai da anni con un progetto rimasto incompleto sulla realizzazione della futura galleria d’arte.
Sulla vicenda indagata il capo procuratore Sergio Sottani e vede indagati il direttore dei lavori Renata Fochesato e il dirigente comunale Luigi Tonini. Parte lesa nella vicenda – come riporta il Corriere Romagna – i cittadini di Cesenatico che hanno finanziato il progetto e i lavori per ristrutturare l’ex lavatoio.
Gli interventi, per la spesa di un milione di euro, si sono fermati all’80% dei lavori, quando la ditta di Salerno, che si era aggiudicata l’appalto, ha smesso di lavorare. I fornitori locali non sono stati pagati nei tempi previsti. A quel punto il Comune è stato costretto a rescindere l’affidamento, per inadempienza contrattuale, e ha pubblicato un nuovo bando per fare completare il progetto a una nuova impresa. Ma non è finita qua, infatti è poi emerso che alcuni lavori non erano stati realizzati dalla ditta campana e altri erano difformi ai progetti. Quindi è stato pubblicato un secondo bando per terminare i lavori mancanti.
Al momento gli interventi sono fermi al palo e nell’ex lavatoio la Polizia Municipale, nell’estate scorsa, ha identificato e denunciato alcuni senzatetto che avevano trovato un alloggio di fortuna.
Da parte sua la Procura ha incaricato un tecnico per chiarire lo stato dei lavori eseguiti e la conformità progettuale.