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Nei giorni scorsi si è conclusa una significativa operazione di polizia giudiziaria che ha visto impegnato il personale del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di Cesena coadiuvato da elementi del Comando di Santa Sofia-Civitella di Romagna.

Durante le attività di controllo del territorio seguite a una specifica attività info-ivestigativa, è stata individuata nelle campagne di Sala di Cesenatico la presenza di trappole per la cattura di avifauna, attive e in funzione di cattura. Le trappole erano posizionare nelle immediate vicinanze di strutture adibite a ricovero di attrezzature agricole e non è stato difficile risalire al responsabile dell’attività illecita.

Le trappole sequestrate dalla Forestale

Le trappole sequestrate dalla Forestale

Trovato sul posto il colpevole, dopo averlo identificato, il personale del Corpo Forestale dello Stato ha contestato all’uomo gli estremi di legge violati e ha proceduto d’iniziativa, in flagranza di reato, alla perquisizione delle diverse strutture nella disponibilità della persona ubicate sul luogo.

Durante le operazioni di polizia giudiziaria sono state rinvenute altre trappole per la cattura di avifauna, alcune in funzione e alcune disattivate: complessivamente sono state trovate e poste sotto sequestro 7 gabbie-trappole idonee per la cattura di piccola avifauna e 4 trappole in metallo e rete (cosiddetti “scattarelli”) impiegate per il medesimo scopo.

Oltre alla attrezzatura per le cattura illegale, nel corso delle operazioni di perquisizione il personale ha rinvenuto numerose gabbie contenenti esemplari di uccelli appartenenti alla fauna selvatica che sono stati sequestrati in quanto tutti sprovvisti di anello di identificazione, pertanto detenuti illegalmente (e verosimilmente catturati in maniera illecita). Nello specifico sono stati rinvenuti nelle varie gabbiette 40 volatili di cui ben 34 appartenenti a specie protette o particolarmente protette: nel dettaglio frosoni, lucherini, fanelli, verdoni, verzellini, fringuelli, peppole, cardellini, pettirossi, passeri e storni oltre a 6 tra merli e tordi.

I volatili che sono risultati in buone condizioni e ritenuti idonei a volo sono stati prontamente rimessi in libertà dal personale del Corpo Forestale dello Stato che, appena aperte le gabbiette, ha visto allontanare velocemente gli uccelli con un volo sicuro e diretto. Gli uccelli che sono stati ritenuti temporaneamente inidonei all’involo (prevalentemente per danni al piumaggio), posti sempre sotto sequestro, sono stati affidati per le cure medico-veterinarie del caso a un centro di recupero specializzato per l’avifauna; una volta ristabiliti riacquisteranno anch’essi la libertà.

Il responsabile dell’accaduto è stato segnalato, con denuncia a piede libero, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Forlì per molteplici violazioni della legge: nello specifico detenzione illegale di esemplari di fauna selvatica appartenete a specie particolarmente protette dalla Convenzione di Berna (cardellino, fanello, frosone, lucherino, pettirosso, verdone, verzellino); detenzione illegale di esemplari di fauna selvatica appartenente a specie protette (fringuello, passero, peppola, storno); inoltre per aver esercitato attività di cattura dell’avifauna con mezzi vietati dalla legge (trappole). Infine è sta comminata anche una sanzione amministrativa dell’importo di 506 euro per la detenzione di mezzi non consentiti dalla legge per la cattura dell’avifauna.

Il Corpo Forestale dello Stato ricorda che per eventuali segnalazioni su emergenze ambientali è sempre attivo il numero verde 1515 cui il cittadino può rivolgersi gratuitamente per comunicare attività illecite condotte in danno dell’ambiente.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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