Oltre 3mila imprenditori balneari hanno firmato la petizione promossa da Cna Balneatori, attraverso il sito www.cna.it, per “difendere il cuore del turismo italiano” e il “diritto di esistere” delle 30mila imprese che operano in questo settore.
“La petizione, presentata il 28 gennaio a Roma in occasione della conferenza stampa sul tema delle imprese di balneazione organizzata dai senatori del Pd, Manuela Granaiola e Salvatore Tomaselli, contiene quattro richieste: una proroga consistente del termine di scadenza delle concessioni; la revisione della disciplina dei canoni demaniali e delle imposte connesse; la massima determinazione nel confronto fra il Governo italiano e la Commissione Europea per ottenere il riconoscimento della specificità italiana delle imprese di balneazione; la riforma del sistema per arrivare a gare ad evidenza pubblica per le nuove concessioni – spiega Stefano Rossi responsabile Cna Balneatori Forlì-Cesena – Cna Balneatori ha anche inviato, nei giorni scorsi, una lettera/appello a tutti i Comuni costieri invitandoli a trasmettere alla Presidenza del Consiglio i dati aggiornati sul Demanio marittimo, richiesti da oltre un anno, finora senza risultato. L’obiettivo è la costruzione, in tempi rapidi, di una nuova mappa finalizzata alla tutela delle zone costiere, che permetta di conoscere le aree già concesse, quelle ancora concedibili e quelle indisponibili a qualsiasi titolo”.