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Al largo della costa di Cesenatico è arrivata tra sabato e domenica e da quel momento in città si è accesa la polemica che inevitabilmente ha coinvolto anche i social. Stiamo parlando della piattaforma mobile; la Key Manhattan, proveniente dal porto di Ancona e in grado di spostarsi autonomamente. E’ uno strumento impiegato in alto mare e appartiene a una ditta a cui Eni ha dato incarico di compiere lavori di manutenzione e sondaggi.

Una delle immagini della piattaforma pubblicate su Facebook

Una delle immagini della piattaforma pubblicate su Facebook

La piattaforma è posizionata nell’area del pozzo Morena I, a circa 4 miglia marine, corrispondenti a oltre 7 chilometri dalla costa di Cesenatico. La piattaforma mobile ha il compito di effettuare sondaggi sul Morena I per capire lo stato del giacimento, autorizzato da decenni. Quindi non si tratta della creazione di un nuovo pozzo, infatti non sono state autorizzate nuove trivellazioni. Nuovi pozzi possono essere autorizzati soltanto dallo Stato, con il benestare della Capitaneria di Porto. Inoltre la piattaforma mobile deve effettuare anche manutenzione al pozzo di estrazione Arianna, a circa 11 miglia marine dalla costa di Cesenatico.

Sul tema interviene il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Alberto Papperini: “Il silenzio più totale dell’amministrazione e le risposte vage fornite dal sindaco Buda ai cittadini, non fanno presagire nulla di buono. Da un giorno all’altro, senza informazione né avvisi, Cesenatico si è svegliata con una mega struttura in mare a 3,5 miglia dalla costa. Le spiegazioni fornite (molto vaghe) le ha date il sindaco Buda: ‘farà manutenzione alla Morena I’. Le cose stanno diversamente – spiega Papperini – I pescatori, gli imprenditori turistici e i cittadini sono molto preoccupati per ciò che sta accadendo sotto i nostri occhi, senza che le istituzioni diano risposte chiare e certe. Nei prossimi giorni presenterò una lettera al sindaco Buda e chiederò di convocare un’assemblea pubblica con la presenza dei responsabili Eni. Dovranno spiegarci che cosa stia succedendo di fronte alle nostre coste”.

Intanto Andrea Bertani, consigliere regionale del M5S, ha depositato una richiesta di accesso agli atti sulla presenza della piattaforma Key Manhattan: “Vogliamo capire se stia facendo realmente solo manutenzione su pozzi già esistenti – interviene Bertani – Versione però che non ci convince del tutto visto che una cosa è effettuare manutenzione, un’altra è portare avanti delle indagini prospettiche in mare”.

Intanto l’onorevole Pd Enzo Lattuca presenta un’interrogazione al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero dell’Ambiente e al Ministero dell’Agricoltura e della Pesca per avere chiarimenti in merito alla piattaforma. “La notizia secondo cui Eni avrebbe intezione di riaprire il pozzo di metano Morena I è apparsa sulla stampa alcuni giorni fa – interviene il candidato sindaco Pd, Matteo Gozzoli – In quell’occasione Mario Drudi, segretario della Coop Casa del Pescatore oltre a confermare le voci, sempre più insistenti, anticipava le preoccupazioni del mondo della marineria sia per le ricadute sulla pesca che sull’ambiente. In particolare oltre al tema della tutela dell’ecosistema marino e dell’economia sia collegata alla pesca che al turismo, ciò che desta preoccupazione è la vicinanza alla costa dell’impianto e le ricadute in termini di subsidenza che i prelievi di metano potrebbero avere. Si tratta di un impianto collocato a circa 3,5 miglia dalla costa di Cesenatico. Molto più vicino delle 12 miglia previste per legge per i nuovi impianti”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

2 Comments

  • Max ha detto:

    Come al solito, non solo a Cesenatico ma in tutta Italia, il movimento 5 stalle sbraita senza troppo senso e creando volutamente polemiche senza dare soluzioni, niente di nuovo all’orizzonte insomma, l’articolo tra l’altro è molto chiaro, le autorizzazioni vengono date dallo stato e non dal comune, il sindaco quindi, oltre a dare le spiegazioni che ha dato, non può fare altro, inoltre, di un candidato sindaco che invece di dare soluzioni sfrutta la disinformazione delle persone per creare polemiche e allarmismi, non mi fido.

  • Alessandro Consalvo ha detto:

    semplicemente vergognoso….questo sarebbe lo sviluppo alle energie rinnovabili.
    Come sempre decidono i poteri forti, senza considerare le opinioni della popolazione.
    Il tutto in un momento della nostra storia in cui il mondo ci sta avvertendo con chiari segnali e dove i capi dei governi si incontrano per invertire la rotta, ma poi a decidere sono sempre le lobby petrolifere, banche, ecc.
    Piu che ricerca all’ innovazione, vince sempre il vecchio sistema di sfruttamento del nostro pianeta……
    cosa otterremo con questo….forse terremoti, inquinamento del mare, deturpazione dell’ ambiente, ma sicuramente soldi in tasca a pochi…..grazie Italia!!!

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