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Direttiva Bolkestein: le cose si complicano

By 27 Febbraio 2016 No Comments

Se si pensava che la proroga al 2020 per le concessioni demaniali fosse cosa fatta, ci si sbagliava di grosso. Infatti un autorevole membro della Corte di Giustizia Europea ha messo in dubbio la legge del Governo italiano che prima nel 2009 e poi ancora nel 2012 ha garantito la proroga automatica delle concessione demaniali in essere per le attività turistiche e ricettive fino al 2020.

spiaggia_all_albaSecondo l’ avvocato generale della Corte Maciej Szpunar, la norma italiana sarebbe contraria al diritto europeo. Secondo l’Unione Europea  le concessioni demaniali, per le quali la direttiva Bolkestein prevede l’assegnazione attraverso l’asta pubblica, sono “servizi su suolo pubblico” e in quanto tali dovrebbero essere aperte alla libera concorrenza. Un rischio non da poco per i nostri gli operatori balneari.

Sulla questione interviene il Pd. “Il parere dell’avvocato generale della Corte di Giustizia Europea non è definitivo, ora dovranno esprimersi i giudici della Corte a seguito anche dei ricorsi al Tar Sardegna e Lombardia, ma certamente si tratta di una notizia negativa per i nostri esercenti balneari – commenta il candidato sindaco Pd, Matteo Gozzoli – In attesa della sentenza mi auguro che il Governo e il Sottosegretario Sandro Gozi riaprano una trattativa con l’Unione Europea in maniera concertata con le associazioni del territorio per arrivare presto ad una legge complessiva di riordino del demanio che tuteli le imprese balneari”.

L’intervento del Movimento 5 Stelle. Per il vice-presidente della Camera Luigi Di Maio e la senatrice e vice-presidente della commissione finanze, Carla Ruocco la direttiva europea Bolkestein è “inapplicabile al settore degli stabilimenti balneari”.

“Responsabili di questo pasticcio europeo – continua il candidato sindaco M5S, Alberto Papperini – sono gli stessi partiti che oggi si mostrano in prima fila come salvatori della Patria. Difendiamo il nostro lavoro, le nostre tradizioni e il nostro turismo contro le multinazionali e la speculazione”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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