Nel consiglio comunale di mercoledì 2 marzo la maggioranza ha votato contro la mozione – presentata dai repubblicani – sull’introduzione del Registro Comunale dei Testamenti Biologici (DAT) a Cesenatico.
“Alla mozione sono state opposte motivazioni di basso tenore politico: chi ha lamentato la mancanza di una legislazione nazionale, chi invece si è lanciato completamente fuori tema con farneticanti riferimenti di tipo teologico e settario che in un’istituzione laica come è un Comune, non trovano logica e civile pertinenza – spiegano il portavoce del Pri Igor Magnani e il capogruppo e consigliere comunale Pri Mauro Gasperini – Chi si è opposto all’istituzione di un Registro Comunale, non ha capito o non ha voluto capire il significato della mozione da noi proposta , in primis era quello di far svolgere al Comune quel ruolo di funzione a servizio pubblico ai cittadini che già oggi possono volontariamente redigere questo documento in uno studio notarile. Vanificando poi il secondo e importante punto e cioè il messaggio politico che si invia al Governo centrale, un sollecito a legiferare su un tema su cui oggi c’è un vuoto legislativo”.
“Singolare è che ancora oggi sui banchi della maggioranza campeggi ancora il cartellino PdL …. ma di quale libertà si chiamano ad essere garanti? Se non sono in grado di esprimersi a favore di una mozione che vuole sostenere una significativa libertà individuale? Sono loro Privi Di Libertà e schiavi di direttive settarie. Questa contesto amplifica il divario politico tra noi Repubblicani e questa maggioranza, sindaco compreso che con un insolito atteggiamento silenzioso ha avvallato con il suo voto il diniego a una libertà individuale”.