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Il consiglio comunale di Cesenatico (con i voti contrari del Movimento 5 Stelle e dei Repubblicani e favorevoli del centro destra e del Pd) ha approvato l’atto di indirizzo per l’acquisizione del parco di Levante.

Parco LevanteI fatti. Il contratto trentennale tra i Comuni di Cesena e Cesenatico per il parco di Levante sulla cui area sono stati costruiti la piscina comunale, i magazzini comunali e la sede del centro sociale Anziani Insieme, è scaduto il 25 novembre 2015. Il contratto prevedeva che tutte le strutture realizzate sul terreno rimanessero di proprietà del Comune di Cesena. Inoltre il Comune di Cesena ha chiesto a Cesenatico il rimborso della somma di 66mila euro a titolo di imposte sui fabbricati. Il Comune di Cesena ha affidato l’incarico di redigere una perizia di stima che determinasse il valore di mercato dell’intero compendio immobiliare, compreso il terreno ex Peligro in viale dei Mille. La trattativa tra le due amministrazioni è sfociata nella proposta di acquisizione dell’intero compendio immobiliare da parte del Comune di Cesenatico, in cambio della cessione al Comune di Cesena di azioni (Romagna Acque, Unica Reti, Start Romagna). Il Comune di Cesena, l’8 febbraio scorso, si è reso disponibile a concludere l’acquisizione. I due Comuni hanno inoltre concordato la proroga del contratto di affitto al 30 aprile 2016, tempo necessario per l’approvazione del bilancio di previsione 2016 del Comune di Cesenatico.

“L’atto di indirizzo, approvato dal consiglio comunale, esplica la volontà di procedere all’acquisizione del compendio immobiliare di proprietà del Comune di Cesena, mediante cessione delle azioni del valore di 3.750.000,00 milioni – spiega il sindaco Roberto Buda – Una decisione fondamentale per tutta la città di Cesenatico”.

parco di levante“In questo modo paghiamo due volte il parco di Levante – interviene il consigliere comunale del M5S, Alberto Papperini – Delibera che tuttavia non avrà alcun peso nella trattativa con Cesena essendo un semplice atto di indirizzo e non una convenzione firmata e sottoscritta con il Comune di Cesena. Insomma, il solito fumo negli occhi ai cittadini. L’unica certezza è che la delibera votata garantisce il mandato decisionale alla Giunta, la quale potrà muoversi a propria discrezionalità. Gozzoli e Buda, con Pd e PdL, hanno votato insieme per concludere questo affare. Oggi abbiamo un sindaco che in 5 anni non è stato in grado di affrontare la questione parco di Levante, e un Gozzoli che difende chi quell’accordo lo ha stipulato assieme al Comune di Cesena. Questo teatrino pre-elettorale ci sta facendo perdere il patrimonio pubblico e pagare il doppio quello che ne rimane. La nostra proposta è di riaprire le trattative con il Comune di Cesena, versando il solo valore del terreno a parco”.

Il capogruppo Pd e candidato alle Primarie Pd, Matteo Gozzoli

Il capogruppo Pd e candidato sindaco del centro sinistra, Matteo Gozzoli

Sulla questione interviene anche il consigliere comunale Pd, Mateo Gozzoli: “I cittadini di Cesenatico devono sapere che il 30 aprile scadrà la proroga del contratto di affitto tra il Comune di Cesena e il Comune di Cesenatico per le aree del parco di Levante. Se il Comune di Cesenatico non completerà gli atti necessari, tra un mese tutta quell’area tornerà di proprietà del Comune di Cesena con ripercussioni che ricadranno sui cittadini, sulle associazioni e sui tanti turisti che la frequentano. Il Movimento 5 Stelle chiede oggi di riaprire la trattativa ma è chiaro a tutti che non ci sono più i tempi per aprire discussioni o confronti, il Sindaco purtroppo non ha coinvolto i partiti, le associazioni e la città in questi anni, perdendo un’occasione per elaborare un progetto per il futuro del parco ma giunti a questo punto è ora di accelerare e chiudere l’acquisto dell’intera area. In consiglio comunale il gruppo del Pd – pur criticando la scarsissima trasparenza con cui il sindaco Buda ha gestito questa trattativa – ha scelto di votare a favore dell’atto di indirizzo che speriamo porti al completamento dell’operazione entro il mese di aprile. Per far sì che l’atto deliberato non fosse solo aria fritta abbiamo chiesto e ottenuto che la Giunta si impegni a completare tutte le operazioni amministrative necessarie entro il 30 aprile. Vigileremo perché tutto si concluda al meglio, in caso contrario il sindaco Buda dovrà riconoscere l’ennesimo fallimento della sua amministrazione”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

One Comment

  • leolafreccia ha detto:

    Ottima ricostruzione dei fatti…bravo livingcesenatico. Per questo ritengo che abbiano fatto bene i repubblicani a votare contro l’atto di indirizzo, perchè se lo doveva votare Buda da solo e avrebbe avuto lo stesso effetto
    , come ha sempre voluto fare tutto da solo. L’atto di indirizzo aveva una ragione se il sindaco lo faceva votare prima di iniziare le trattative con il Comune di Cesena, non alla fine…ma non so se questo il sindaco lo capisce.

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