Cosa voteranno i candidati sindaco di Cesenatico al referendum sulle trivelle di domenica 17 aprile?


Matteo Gozzoli, candidato del centro sinistra. “Sono convinto che le attività estrattive entro i 12 miglia dalla costa, e quindi così ravvicinate, siano incompatibili con l’economia della nostra città basata sulla pesca e sul turismo. Per questo motivo domenica 17 aprile andrò a votare Sì al referendum per fare in modo che il pozzo Morena I dal 1° gennaio 2017 cessi la sua attività”.
Alberto Papperini, candidato sindaco Movimento 5 Stelle. “In corrispondenza della data del referendum, la trivella simbolo della discordia si allontana dal Morena I e si colloca al pozzo Arianna 006 DIR A. Il 17 aprile voterò Sì, le preoccupazioni derivano soprattutto dai rischi per l’ambiente in caso di guasti o malfunzionamenti (in questi giorni abbiamo un eclatante esempio nel disastro che è accaduto in Tunisia), ma anche dal punto di vista delle conseguenze geologiche, ovvero la subsidenza e l’incidenza degli eventi sismici conseguenti all’assestamento, evenienze certificate dagli studi della stessa ENI. È arrivato il tempo di investire in energia pulita, per dare garanzie all’economia di Cesenatico, basata su pesca e turismo. I 5 Stelle, in collaborazione con il gruppo ‘Giù le mani dal nostro mare’, hanno organizzato per domenica 10 aprile (ore 15.30) in piazza Pisacane a Cesenatico, una manifestazione a livello nazionale. Si tratta di una marcia a difesa del nostro mare con un successivo agorà”.
Roberto Buda, candidato del centro destra. “Sto valutando cosa votare il 17 aprile. Ammetto di non essere andato a votare negli ultimi referendum, ma questa volta mi recherò alle urne, da sindaco mi sento di dare l’esempio ai cittadini. Condivido alcune ragioni del sì ed altre del no. Non ci sono certezze che le trivellazioni siano dannose, ma in queste situazioni sarebbe meglio stare dalla parte del sicuro. E’ anche vero però che stiamo parlando di fonti di energia importanti e che dietro alle compagnie petrolifere ci sono tanti lavoratori che rimarrebbero senza un’occupazione. Per quanto riguarda la situazione che si è venuta a creare a Cesenatico, ho inviato al Ministro una lettera, firmata insieme alle associazioni di categoria, dove abbiamo chiesto una convocazione urgente per approfondire il tema e dove abbiamo manifestato la netta contrarietà all’installazione di strutture impattanti in mare, soprattutto in un momento così critico per il turismo e le imprese”.



