Sequestrata, picchiata, minacciata di morte perché accusata di avere lanciato un malocchio. Poi costretta a bere acqua bollente per purificarsi.
Il tutto è successo nella notte tra il 13 e il 14 aprile, quando quattro persone hanno preso d’assalto una famiglia di Cesena. Prima hanno picchiato il padre 65enne e il fidanzato 24enne della vittima, poi hanno costerno quest’ultima (30enne di Cesena) a salire in auto con gli aggressori.
La ragazza è stata poi portata in un casolare abbandonato di campagna, in via Schiappona a San’Andrea in Bagnolo a Cesena, dove è stata costretta a bere una bottiglia di acqua bollente come rito purificatorio, perché accusata di avere lanciato una maledizione a una 22enne, membro della banda.
Alla 30enne è stato poi, sotto minaccia di morte, imposto di togliere il malocchio alla 22enne. A quel punto la vittima si è salvata inventando una sorta di rito per togliere il malocchio alla giovane. Poco dopo la vittima è stata riportata a casa, dove ha allertato i carabinieri di Cesena, che immediatamente hanno aperto le indagini.
I militari del Radiomobile sono quindi riusciti ad identificare i soggetti e a richiedere alla Procura 4 ordini di arresto, controfirmati dal Gip, che in poche ore sono stati eseguiti. Si tratta della 22enne, residente a Bologna e dei suoi familiari: il padre 48enne di Lizzano (Taranto), il fidanzato A.B. 42enne residente a Bologna e il fratello della ragazza 24enne residente a Cesena. I reati ipotizzati in concorso sono sequestro di persona, furto aggravato, violazione di domicilio, violenza privata, minaccia e porto abusivo di arma.
Le due ragazze si erano conosciute alcuni anni fa in una discoteca della zona, dove avevano lavorato insieme.