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Tre assessori dimessi (Antonio Tavani, Giovannino Fattori e Pier Luigi Donini), un bilancio non approvato e il rischio commissariamento del Comune a pochi giorni dalle elezioni amministrative. Inizia nel caos politico il consiglio comunale di Cesenatico che vota il rendiconto 2015 e il bilancio di previsione 2016.

consiglioDi fatto il rendiconto 2015 chiude con un disavanzo di 1 milione 671mila euro, che dovrebbe essere ripiantano dalla riscossione dell’Imu sulle piattaforme Eni di circa 6 milioni, presente nel bilancio di previsione 2016, che ottiene il parere positivo dei revisori dei conti.

Nonostante un accorato appello del sindaco Buda ai consiglieri di Lega Nord e Forza Italia a votare a favore sia del rendiconto che del bilancio di previsione, la ex maggioranza ha tirato dritto e ha votato contro a entrambi i documenti.

Il rendiconto viene bocciato dal consiglio comunale di Cesenatico con 11 voti contrari (Pd, Pri, Movimento 5 Stelle, Enrico Biguzzi dell’UdC, Lega Nord, Luciano Bassi ed Emanuela Giunchi del PdL) e solo 6 favorevoli (sindaco, presidente del consiglio comunale Angelo Soragni e i consiglieri PdL Fabio Bandieri, Mauro Sbrighi, Francesco Scaramuzzo e Manuel Vernocchi).

“Vergogna!”, sono i cori da stadio del pubblico presente in consiglio comunale. “Complimenti a Forza Italia e Lega Nord!”, è l’ironia di una parte di pubblico.

consiglioIl bilancio di previsione 2016. Il consigliere di Forza Italia, Emanuela Giunchi, presenta una relazione, affidata allo studio tributario Minutillo & Associati sulla contabilizzazione del presunto credito per l’evasione del versamento Ici da parte di Eni. Il parere conclude con queste parole: “Il presunto credito è gravemente viziato e influenzato da poste attive che non possono essere considerate consistenti sia sotto il profilo materiale sia sotto quello procedurale e giuridico. L’amministrazione avrebbe dovuto predisporre uno schema di esercizio il cui equilibrio fosse garantito da altre poste attive. Non è da escludersi una responsabilità giuridica personale dei consiglieri comunali che non evidenzino tali incongruenze contabili e anzi approvino lo schema. E’ irrilevante – infine – il parere favorevole dei revisori dei conti che peraltro hanno violato i termini di deposito minimi di 21 giorni antecedenti la data di discussione”.

L'ex assessore e candidato sindaco del centro destra, Antonio Tavani, tra il pubblico

L’ex assessore e candidato sindaco del centro destra, Antonio Tavani, tra il pubblico

Anche il bilancio di previsione 2016 viene bocciato dal consiglio comunale di Cesenatico con 11 voti contrari (Pd, Pri, Movimento 5 Stelle, Enrico Biguzzi dell’UdC, Lega Nord, Luciano Bassi ed Emanuela Giunchi del PdL) e solo 6 favorevoli (sindaco, presidente del consiglio comunale Angelo Soragni e i consiglieri PdL Fabio Bandieri, Mauro Sbrighi, Francesco Scaramuzzo e Manuel Vernocchi).

Cosa succederà ora al Comune di Cesenatico? Alla luce dei due bilanci non approvati, lo scenario che si apre, senza più una maggioranza che sostiene il sindaco Buda, è il commissariamento del Comune, che si potrebbe protratte per un anno e oltre. Ma potrebbe non essere così. A “salvare” la situazione le elezioni comunali del 5 giugno, infatti il meccanismo dei comizi elettorali si è già avviato, come per legge 45 giorni prima della data del voto. Per cui la Prefettura (un quesito è già stato inoltrato al Mistero degli Interni) potrebbe prima concedere una proroga di 20 giorni (fino al 20 maggio) confidando che nel frattempo si approvi il rendiconto e il bilancio. Trascorso il periodo e nel caso in cui non ci fosse il sì, non è escluso l’arrivo a Cesenatico di un commissario, a gestire la transizione, per il breve lasso di tempo che intercorre dalla seconda parte di maggio alla data delle elezioni amministrative del 5 giugno o all’eventuale ballottaggio del 19 dello stesso mese.

“Oggi ho sentito il Prefetto e con molta probabilità andiamo incontro a un commissariamento del Comune per un breve periodo, cioè fino alle prossime elezioni amministrative – spiega il sindaco Buda – Abbiamo anche inoltrato un quesito al Ministero, al momento non abbiamo ricevuto una risposta, quindi non è detto che, nel caso, il commissario rimanga solo per un breve periodo”.

 

 

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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