Lunedi 24 maggio, nel tribunale di Forlì, è stata convocata la seconda udienza per la scissione Gesturist. “Un processo che farà chiarezza su quella che potrebbe essere ricordata come la più grande truffa degli ultimi 30 anni in Romagna nei confronti di un Ente pubblico. In questa seconda occasione sarà presentato, dalla difesa e dal Pubblico Ministero, l’elenco dei testimoni e persone a conoscenza dei fatti. Successivamente il collegio di giudici dovrà valutarne l’attinenza e l’ammissione al processo”, interviene il candidato sindaco del M5S, Alberto Papperini.
Ricordiamo che nel marzo 2015 il Gup ha confermato il rinvio a giudizio per i 6 imputati del caso Gesturist, tra i quali Terzo Martinetti, ex direttore generale del Comune, Anna Maria Ori; l’ex sindaco Nivardo Panzavolta; l’ex presidente di Gesturist, Giancarlo Paganelli. L’ipotesi formulata è di un danno erariale per oltre 4 milioni di euro al Comune di Cesenatico.
“Vorrei ricordare ancora una volta che fu il Movimento 5 Stelle nel gennaio 2012, appena a 6 mesi dal proprio insediamento in Consiglio comunale, a presentare un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti, con il quale è stata evidenziata tutta una serie di aspetti che avrebbero potuto causare un danno di parecchi milioni di euro al Comune di Cesenatico – interviene Papperini – Fino ad allora, né consiglieri di maggioranza né di opposizione si sono mossi per contrastare la svendita del patrimonio pubblico messo in piedi dall’allora giunta targata Pd. Ci aspettiamo che il candidato del Pd , Gozzoli, inizi a spendere qualche parola su questa vicenda e spieghi come sia stato possibile la svendita del patrimonio pubblico con la complicità della sua ‘ditta’ di riferimento”.