Dai guai finanziari a quelli legali. Nuvole nere sopra la Cassa di Risparmio di Cesena già da settimane nell’occhio del ciclone. La procura di Forlì – secondo quanto riferito dall’Ansa – ha chiuso l’inchiesta sulla banca. Gli indagati sono 17, tra cui gli ex vertici: amministratori, sindaci e direttori generali in carica alla data del 13 aprile 2013. Lungo l’elenco delle ipotesi di reato: false comunicazioni sociali, ostacolo all’esercizio delle funzioni dell’autorità di vigilanza e illecita ripartizione degli utili. Alla banca contestata la responsabilità amministrativa.
Le indagini, avviate nel 2014 dopo una ispezione della Banca d’Italia, sono state coordinate dal procuratore Sergio Sottani e dal pm Francesca Rago e sono state condotte dal Nucleo speciale Polizia Valutaria in collaborazione con GdF di Cesena.
L’istituto, secondo gli investigatori, non avrebbe proceduto a svalutare correttamente un’esposizione creditoria di oltre 40 milioni nei confronti del gruppo immobiliare Isoldi. Questo avrebbe comportato la mancata esposizione di una maggiore perdita per oltre 15 milioni. Sul caso è particolarmente attivo l’ex consigliere comunale Davide Fabbri che in attesa della pubblicazione del suo libro inchiesta pubblica notizie e retroscena sulla sua pagina facebook (vai al link).