La Corte Europea ha bocciato la proroga automatica, decisa dall’Italia, per le concessioni demaniali marittime e lacustri fino al 31 dicembre 2020. Con questa sentenza europea tutti gli stabilimenti balneari italiani sarebbero in teoria abusivi, infatti la loro concessione sarebbe tornata alla precedente scadenza del 31 dicembre 2015.
“La proroga prevista dalla legge italiana impedisce di effettuare una selezione imparziale e trasparente dei candidati”, si legge nella sentenza. L’Europa inoltre intima di avviare la procedura di selezione. Il Governo italiano ha ora intenzione di presentare degli emendamenti – già pronti – al decreto Enti locali che approverà la prossima settimana per garantire le attuali concessioni, anche se la Corte Europea le ha annullate.
La direttiva Bolkestein, emanata nel 2006, per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, vuole dare la possibilità a tutti anche a operatori di altri Paesi europei di partecipare ai bandi pubblici per l’assegnazione delle concessioni demaniali.
Un verdetto che mette a rischio anche tutte le spiagge del litorale romagnolo.